George Baldock morto a 31 anni: il nobile gesto del Panathinaikos nei confronti della sua famiglia

La tragica morte del calciatore greco-britannico George Baldock e il generoso gesto del club di appartenenza, il Panathinaikos.

Il mondo dello sport è stato scosso dalla tragica notizia della scomparsa di George Baldock, calciatore greco-britannico del Panathinaikos, morto a soli 31 anni per annegamento nella piscina della sua abitazione a Glyfada, Atene. La conferma delle cause del decesso è arrivata solo dopo alcuni giorni di incertezza, lasciando la comunità sportiva e i fan in uno stato di profondo dolore.

Il dramma della morte di George Baldock ha scosso il calcio intero
Il minuto di silenzio durante Inghilterra-Grecia per la morte di George Baldock – Foto Ansa – notizie.com

Nato a Buckingham, Inghilterra, Baldock aveva conquistato il cuore dei tifosi non solo per le sue prestazioni in campo ma anche per la sua umanità fuori dal rettangolo di gioco. Dopo aver vestito la maglia dello Sheffield United per diversi anni, l’estate scorsa aveva intrapreso una nuova avventura trasferendosi al Panathinaikos. Nonostante la distanza dalla moglie e dalla figlia rimaste in Inghilterra, Baldock aveva dimostrato un grande attaccamento alla sua nuova squadra rinnovando il contratto triennale poco prima della sua prematura scomparsa.

Oltre il denaro: il nobile gesto del Panathinaikos  (che non è un unicum)

La decisione del Panathinaikos di onorare l’intero contratto triennale stipulato con Baldock va oltre l’aspetto economico; rappresenta un gesto di profonda umanità e solidarietà verso la famiglia del calciatore. Questa scelta riflette un principio fondamentale spesso dimenticato nel mondo dello sport professionistico: il valore delle persone sta ben oltre i risultati ottenuti sul campo. Il club ateniese si impegna così a fornire supporto finanziario alla moglie vedova e alla figlia dell’ex difensore, garantendo loro una certa stabilità economica in questo momento di immenso dolore.

Il caso di George Baldock non è isolato nel panorama sportivo internazionale. Dieci anni fa lo Shakhtar Donetsk prese una decisione simile dopo la morte dell’attaccante Maicon Pereira de Oliveira in un incidente stradale. Anche se da un punto di vista legale il contratto sarebbe decaduto con la morte del giocatore, lo Shakhtar decise comunque di pagare l’intero stipendio dovuto fino al termine previsto dal contratto per supportare la figlia dell’attaccante deceduto.

Questi nobili gesti da parte dei club evidenziano come alcune organizzazioni sportive vadano oltre gli obblighi contrattuali o regolamentari quando si tratta di prendersi cura dei propri atleti e delle loro famiglie anche dopo eventi tragici. Nel caso dell’hockey NHL ad esempio, esiste una specifica disposizione nel contratto collettivo che assicura ai familiari del giocatore deceduto sei mesi di copertura sanitaria pagata dalla squadra e ulteriori tre anni tramite il piano Cobra.

La perdita improvvisa ed estremamente dolorosa di George Baldock ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo dello sport e nei cuori dei suoi cari. Tuttavia, le azioni intraprese dal Panathinaikos dimostrano che anche nei momenti più bui può emergere una luce fatta d’amore e solidarietà umana.

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