Yahya Sinwar, cosa cambia ora per Hamas e per Gaza: gli ostaggi nelle mani dei nuovi capi

Ieri l’esercito d’Israele ha annunciato l’uccisione del leader di Hams Yahya Sinwar: oggi Benjamin Netanyahu ha convocato il governo.

Questa non è la fine della guerra a Gaza, è l’inizio della fine”, ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dopo l’uccisione da parte dell’esercito di Israele del leader di Hamas Yahya Sinwar a Tel al-Sultan.

Uccisione di Yahya Sinwar, cosa cambia per Hamas e per Gaza: gli ostaggi nelle mani dei nuovi capi
Uccisione di Yahya Sinwar, cosa cambia per Hamas e per Gaza (ANSA FOTO) – Notizie.com

Considerato a livello internazionale come un terrorista di primissimo livello, Sinwar era una delle menti dietro le stragi effettuate da Hamas il 7 ottobre 2023 in Israele. La guerra nella Striscia di Gaza è dunque cominciata con Sinwar ma non termina con la sua morte. Netanyahu ha convocato una riunione speciale sulla sicurezza alla quale parteciperanno membri del governo e funzionari.

Sul tavolo c’è prima di tutto la questione degli ostaggi. I familiari temono che dopo l’uccisione del leader dell’organizzazione palestinese ci possa essere una rappresaglia contro le persone ancora vive. Tel Aviv ha però avvertito: “Chi tocca gli ostaggi finirà come Yahya Sinwar”. Dunque c’è bisogno di intavolare una trattativa nel più breve tempo possibile.

Hamas è di fatto decapitata. Non ha né leader militari né politici. I vice militari di Sinwar, Mohammed Deif e Marwan Issa sono già stati eliminati. Così come il capo politico, Ismail Haniyeh, ucciso a Teheran il 31 luglio scorso. L’organizzazione deve individuare i nuovi leader e tra i più accreditati, sotto il profilo militare, c’è Mohammad Sinwar, fratello di Yahya.

Sul fronte politico, invece, potrebbero essere scelti i capi, al momento in esilio in Qatar, Khaled Meshaal e Khalil al-Hayya. Sarebbero proprio questi ultimi a poter incidere sul negoziato per gli ostaggi e la fine, dunque, della guerra a Gaza. In particolare Mashal, che in passato ha già ricoperto ruoli di leadership, sarebbe ora il leader facente funzione di Hamas dall’estero. Gli israeliani hanno già cercato di ucciderlo in Giordania.

Altri nomi sono Musa Abu Marzouk, capo dell’ufficio politico di Hamas dal 1992 al 1996, braccio destro di Ismail Haniyeh, e Zaher Jabareen, capo di Hamas in Cisgiordania. Infine, Muhammad Ismail Darwish, capo del Consiglio della shura del movimento e con forti relazioni con l’Iran.

Yahya Sinwar, Netanyahu: “La guerra può finire domani”

Ho un messaggio semplice da inviare al popolo di Gaza. – ha detto Benjamin NetanyahuQuesta guerra può finire domani. Può finire se Hamas depone le armi e restituisce i nostri ostaggi. Israele garantirà la sicurezza di chiunque restituisca i nostri ostaggi. L’asse del terrore costruito dall’Iran sta crollando davanti ai nostri occhi”.

Sul fronte politico, invece, potrebbero essere scelti i capi, al momento in esilio in Qatar, Khaled Meshaal e Khalil al-Hayya
Sul fronte politico, potrebbero essere scelti nuovi capi (ANSA FOTO) – Notizie.com

Dall’Iran, intanto, non sono giunti messaggi rassicuranti. “Lo spirito della resistenza sarà rinforzato dopo il martirio di Yahya Sinwar. – ha fatto sapere la missione permanente dell’Iran alle Nazioni UniteSarà un modello per i giovani e i bambini che seguiranno la sua strada per la liberazione della Palestina. Finché esisteranno occupazione e aggressione, la resistenza durerà, perché il martire rimane vivo e diventa fonte di ispirazione“.

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