Ecco chi potrà andare in pensione nel 2025: età e contributi necessari

Nel 2025, a meno di clamorose sorprese, dovrebbero rimanere in vigore tutte le possibilità già esistenti per accedere alla pensione.

Sembrano esserci pochi dubbi sul tema pensioni, fra i più dibattuti della nuova Legge di Bilancio. Il testo è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, ma si attende ora l’ok del Parlamento per l’approvazione definitiva che dovrà arrivare prima della fine dell’anno.

Pensione 2025
Ecco chi potrà andare in pensione nel 2025: età e contributi necessari (Notizie.com)

Secondo quanto emerso al momento, il Governo non avrebbe apportato modifiche significative in relazione all’età pensionabile. A meno di clamorose sorprese, dunque, i criteri per concludere il rapporto lavorativo rimarranno quelli in vigore, anche per quanto riguarda le forme di accesso alla pensione anticipata. Capiamo, dunque, quali saranno i lavoratori che potranno andare in pensione nel 2025.

Pensioni, chi potrà ritirarsi dal lavoro nel 2025

La Legge di Bilancio, che non è stata ancora definitivamente approvata, secondo quanto emerso al momento, non apporterà modifiche significative all’età pensionabile. Il Governo, nella nuova Manovra, si sarebbe limitato a confermare le forma per il pensionamento anticipato: Ape Sociale, Quota 103 e Opzione Donna.

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Pensioni, chi potrà ritirarsi dal lavoro nel 2025 (Notizie.com)

Per questa ragione, in attesa dell’approvazione definitiva della Legge di Bilancio, si può capire chi potrà andare in pensione nel corso del prossimo anno. Per quanto riguarda la pensione di vecchiaia, potranno accedere i lavoratori che hanno compiuto il 67esimo anno di età, dunque nati nel 1958, e maturato almeno 20 anni di contributi. Sarà possibile richiedere il pensionamento per chi svolge mansioni particolarmente gravose ed ha compiuto 66 anni e 7 mesi, ma avendo maturato almeno 30 anni di contributi.

Potranno andare in pensione anche i lavoratori che hanno compiuto i 71 anni ed hanno maturato almeno 5 anni di contributi tutti dopo il 1996. Infine, potrà fare richiesta per la pensione di vecchiaia anche chi ha una riduzione della capacità lavorativa almeno dell’80% ed ha compiuto 61 (uomini) o 56 anni di età (donne), avendo maturato almeno 20 anni di contributi.

Per quanto riguarda le pensioni anticipate, oltre ad Ape Sociale, Quota 103 e Opzione Donna, sono state confermate le regole in vigore anche nel 2024. Durante il prossimo anno potranno lasciare l’impiego i lavoratori di qualsiasi età che hanno maturato 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. Inoltre, sarà possibile accedere alla pensione anticipata avendo compiuto 64 anni di età e maturato almeno 20 anni di contributi, tutti dopo il 1996, ma è necessario che l’assegno sia pari a 3 volte l’importo dell’Assegno sociale (2,8 volte per le lavoratrici con 1 figlio, 2,6 volte per quelle con almeno 2 figli). A queste forme appena elencate si aggiungono anche Quota 41, Quota 97,6 e Isopensione. Quest’ultima, così come l’Ape Sociale, rappresenta una forma di accompagnamento alla pensione più che un vero e proprio pensionamento.

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