Marco Bucci è il nuovo presidente della Regione Liguria. Testa a testa per tutto il pomeriggio. Il Pd è il primo partito, crolla il M5S. Grillo non ha votato.
Dopo un serrato testa a testa, alla fine l’ha spuntata Marco Bucci. Il sindaco di Genova è il nuovo governatore della Regione Liguria per una manciata di voti in più rispetto all’ex ministro del Pd Andrea Orlando. La percentuale di vittoria, quando mancano 73 sezioni è 48,75% contro il 47,39%.
“Ci sono le condizioni per proseguire una battaglia per realizzare nelle prossime elezioni amministrative ciò che non è riuscito in questa battaglia regionale”. Sono le parole di Andrea Orlando in conferenza stampa, commentando la sua sconfitta contro Marco Bucci. “Le forze di centrosinistra hanno collaborato in modo corretto e leale e le ringrazio. Abbiamo pagato qualche difficoltà del cosiddetto campo largo che si è ripercossa anche sulla nostra realtà, i numeri sono indicativi”.
“Sono stati 45 giorni molto belli, dopo un pomeriggio al cardiopalma. Abbiamo imparato molto sulla differenza tra le proiezioni e i dati reali. Sono contento per la Liguria e per i cittadini, che vogliono crescere e rifiutano quelli dei no. Abbiamo da fare cinque anni di grande lavoro, rispetteremo il programma elettorale e ci occuperemo di tutti i cittadini”. Così, incontrando i giornalisti, il nuovo presidente della Regione Liguria Marco Bucci. “Sarò il presidente di tutti i liguri, anche di chi non mi ha votato e di chi vuole venire a vivere e investire in Liguria”.
È stato un lungo pomeriggio per i liguri, con gli exit poll impazziti che inizialmente davano per vinto Orlando, mentre i dati di Eligendo, la piattaforma del Viminale, riferivano risultati in controtendenza. Per alcune ore l’ex ministro Dem dei governi Letta, Renzi, Gentiloni e Draghi è stato in testa sull’avversario, fino al recupero di Bucci, che alla fine l’ha spuntata con circa 7mila voti in più.
Il testa a testa ha tanto appassionato i cittadini, che fin dal primo pomeriggio si sono fermati davanti alla Sala della Trasparenza, al piano terra della sede della Regione Liguria, in piazza De Ferrari a Genova, dov’era allestita la sala stampa istituzionale. Un po’ attirati dalle telecamere, un po’ dal maxischermo che aggiornava i dati dello spoglio in tempo reale, molte persone si sono fermate davanti alle porte-finestra trasparenti per seguire la situazione in diretta.
Elezioni Liguria: Pd primo partito a Genova e in tutta la Regione
Una situazione che ha tenuto col fiato sospeso anche i due candidati principali, soprattutto perché a Genova, città amministrata da Marco Bucci, la coalizione di centrosinistra ha tenuto testa al centrodestra fino a vincere con il 49,35% dei voti contro il 46,84% del centrodestra (quando mancano 58 sezioni).
Il primo partito nella città amministrata da Marco Bucci è proprio il Pd, con il 28,74%, seguito da Lista Andrea Orlando Presidente (6,55%), Alleanza Verdi e Sinistra-Lista Sansa-Possibile-Europa Verde-Sinistra Italiana (6.35%), Movimento 5 Stelle (5.14%), Patto Civico e Riformista per Orlando-Azione con Calenda-Pri-Repubblicani Europei-PER-Alleanza Civica Liguria (1,97%) e Liguri a Testa Alta Orlando Presidente (1,39%). (dati aggiornati a quando mancano 58 sezioni).
Il primo partito del centrodestra è Fratelli d’Italia, con il 13,55%, seguito da Bucci Presidente Vince Liguria (10,03%), Orgoglio Liguria Bucci Presidente (7,42%), Lega (7,28%), Forza Italia (5,86%), Udc (1,56%) e Alternativa Popolare (0,34%).
Il Partito democratico è il primo partito anche in tutta la Liguria, con il 28,49% dei voti (quando mancano 94 sezioni) seguito da Fratelli d’Italia con il 14,98% dei voti, Lega con il 8,53%, Forza Italia con il 8,02%, AVS ed Europa Verde con il 6,17%, Movimento 5 Stelle con il 4,59%, infine Azione con il 1,75% dei voti.
A pesare nel centrodestra, anche a Genova, è stato il terremoto giudiziario che ha coinvolto Giovanni Toti fino a spingerlo alle dimissioni, quando è finito ai domiciliari per quasi tre mesi con l’accusa di corruzione e finanziamento illecito. Poi, la decisione di patteggiare, arrivata a sorpresa anche per i leader nazionali del centrodestra.
Italia Viva non ha perso tempo a commentare il risultato raggiunto dal Movimento 5 Stelle: “Folle rifiutare Renzi” e “vediamo se servirà da lezione”. In effetti i numeri parlano: se il campo largo fosse sceso in campo al completo, probabilmente si sarebbe raccontato un risultato diverso. A porre il veto a IV nella coalizione del centrosinistra erano stati proprio i 5 Stelle e Avs, perché Matteo Renzi sostiene la giunta del Comune di Genova guidata dal sindaco Marco Bucci.
Movimento 5 Stelle, spaccatura sempre più profonda: Beppe Grillo non vota alle regionali in Liguria
Il garante del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo ha deciso di non recarsi alle urne per votare alle elezioni regionali in Liguria. Non si è presentato nella sua sezione di Sant’Ilario, quartiere di Genova. Una presa di posizione che sottolinea ulteriormente la spaccatura ormai definitiva con il presidente del partito Giuseppe Conte, dopo il botta e risposta di questi giorni e l’annuncio di non rinnovare il contratto di consulenza per la comunicazione da 300mila euro al fondatore grillino.
Come previsto, l’affluenza è scesa a picco in Liguria, dove il primo partito in assoluto è quello dell’astensione. Il 54,04% dei cittadini non ha votato. A pesare, il maltempo di ieri, domenica 28 ottobre, ma anche le vicende politiche appena descritte che hanno riguardato sia il centrodestra e il centrosinistra.
Il dato rappresenta un primo test locale per i partiti nazionali. Gli altri due sono attesi per il 17 e il 18 novembre, quando si voterà per le regionali in Umbria ed Emilia Romagna.
“Congratulazioni a Marco Bucci per la vittoria alle elezioni regionali in Liguria! Ancora una volta, il centrodestra unito ha saputo rispondere alle aspettative dei cittadini, che confermano la loro fiducia nelle nostre politiche e nella concretezza dei progetti”. Così, sui social, la premier Giorgia Meloni commenta il risultato raggiunto dal candidato della sua coalizione.