Il 30 ottobre 2024 Diego Armando Maradona, tristemente scomparso nel 2020, avrebbe compiuto 64 anni. A Napoli gli hanno dedicato una processione con tanto di statua per le vie della città.
Simbolo eterno del calcio, l’argentino per Napoli è una figura leggendaria, quella dei primi due Scudetti della loro storia.
Maradona ci ha lasciato il 25 novembre del 2020, ma non sparirà mai dal cuore della gente che l’ha amato e di quella a cui verranno raccontate le sue gesta. Il calciatore argentino è diventato una figura mitologica per quanto fatto lungo una carriera di altissimo livello che lo ha di fatto designato come uno dei calciatori più forti della storia.
A Napoli hanno voluto ricordarlo con l’amore che solo il suo popolo sa regalare. Al centro è tornata la statua raffigurante il Pibe e realizzata da Domenico Sepe. Un’opera che ha vissuto un passato travagliato con la sistemazione fuori dallo Stadio oggi dedicato proprio al calciatore e poi ritirata.
I festeggiamenti sono iniziati molto presto grazie al lavoro di Massimo Vignati, ad oggi custode di una collezione dei cimeli del calciatore, che ha portato la statua in giro per tutta la città. Il tour è partito proprio dal Museo Maradona di Vignati alle 7 per raggiungere tutti i punti più importanti della città tra Maschio Angioino, piazza Plebiscito e largo Sermoneta. Alle ore 11 la statua dal Centro Paradiso del rione Soccavo ha raggiunto lo stadio, poi i quartieri San Giovanni a Teduccio e Miano. Alle 16 c’è stato poi l’arrivo ai Quartieri Spagnoli di fronte al famoso murales che rappresenta proprio Diego.
Diego Maradona, la statua e cosa ha rappresentato per Napoli
Festeggiamenti infiniti per il capoluogo partenopeo in omaggio a Diego Armando Maradona. Basti pensare che il Napoli ha fatto di tutto per cambiare nome a quello che è ormai l’ex San Paolo dedicato proprio al Dies e che oggi porta il suo nome.
Un calciatore straordinario che ha iniziato la sua carriera all’Argentinos Juniors per poi, dopo 116 gol, passare al Boca Juniors. Nel 1982 è arrivato in Europa, scelto dal Barcellona che gli ha regalato per due anni la maglia da titolare. Nel 1984 Corrado Ferlaino lo ha portato a Napoli dove fino al 1991 il calciatore non solo ha incantato, ma ha anche fatto vincere due Scudetti ed una Coppa Uefa oltre a una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.
Un campione indimenticabile che nel 1986 è diventato Campione del mondo con l’Argentina in un Mondiale in Messico pieno di emozioni. A Napoli hanno deciso dunque di dedicargli un’altra grande celebrazione, per far capire che gli anni passano, un altro Scudetto è arrivato, ma che le leggende non muoiono mai.