Aurora, il gip ha deciso: resta in carcere il minorenne accusato di omicidio. “L’ha colpita alle mani per farla cadere”

Il gip ha convalidato il fermo del 15enne. Avrebbe provocato lui la caduta da un terrazzo della fidanzata 13enne, Aurora Tila, nei giorni scorsi a Piacenza.

Resta in carcere a Bologna il 15enne accusato dell’omicidio della fidanzata Aurora Tila. La 13enne è morta dopo essere precipitata da un terrazzo a Piacenza il 25 ottobre scorso. Il giovane ha continuato a proclamarsi innocente, ma sarebbero più di uno i testimoni ad inchiodarlo.

Il Tribunale per i Minorenni di Bologna
Aurora, il gip ha deciso: resta in carcere il minorenne accusato di omicidio. “L’ha colpita alle mani per farla cadere” (ANSA FOTO) – Notizie.com

A corroborare la tesi dell’accusa anche un tremendo dettaglio, emerso dalle prime analisi medico-legali effettuate sul corpo della ragazza. Sulle mani ci sarebbero segni compatibili con il fatto che, dopo essersi aggrappata alla ringhiera per salvarsi, il fidanzato l’avrebbe colpita sulle nocche per farla cadere da 8 metri di altezza. Esattamente come avrebbero raccontato alcuni passanti ai carabinieri.

Il 15enne resterà nell’istituto per minorenni di Bologna

Il 15enne ha comunque risposto a tutte le domande del gip del Tribunale minorile. Quest’ultimo, dopo essersi riservato, ha deciso oggi per la convalida del fermo che era stato emesso dalla Procura ed eseguito dai carabinieri lunedì scorso 28 ottobre. Dunque il 15enne resterà nell’istituto per minorenni di Bologna. I militari dopo la morte di Aurora hanno subito fatto partire indagini a tutto campo. Hanno ascoltato anche le testimonianze di tre persone nelle ore immediatamente successive alla tragedia.

I tre testimoni, che non si conoscono tra loro, si sono presentati spontaneamente in caserma a Piacenza. Tutte le versioni concorderebbero almeno in parte. Tra di essi uno in particolare avrebbe raccontato di aver visto il 15enne spingere la ragazza oltre la ringhiera. E poi colpirla alle mani per farla cadere. In quello stesso palazzo di via IV Novembre Aurora Tila viveva con la madre e la sorella. Sorella che sta continuando a lanciare messaggi sui propri social contro il ragazzo: “Marcisca in galera”.

La ricostruzione: i due hanno litigato sul terrazzino

Il 15enne quella mattina non avrebbe avuto un appuntamento con la fidanzata ma l’avrebbe attesa all’uscita di casa. Entrambi si sono poi spostati sul terrazzino, cominciando a litigare. Ulteriori elementi da approfondire riguardano proprio il rapporto tra i due giovani. Secondo la famiglia, Aurora avrebbe voluto allontanarsi dal 13enne, tanto che si era rivolta anche ai Servizi sociali del Comune di Piacenza, finiti anch’essi sotto accusa da parte della mamma della ragazza per non aver avvertito le autorità.

Palloncini bianchi all'esterno della scuola di Aurora a Piacenza
La ricostruzione: i due hanno litigato sul terrazzino (ANSA FOTO) – Notizie.com

L’amministrazione comunale ha respinto ogni addebito di responsabilità. “Da parte della madre di Aurora, i Servizi sociali avevano raccolto alcune comunicazioni riferite al ragazzo frequentato dalla stessa figlia minore. – hanno fatto sapere – La signora lo riteneva una compagnia non gradita e riferiva una certa difficoltà a gestirne la presenza in casa, a volte anche notturna. Tuttavia la madre della 13enne non ha segnalato ai Servizi sociali comportamenti violenti da parte del ragazzo e non ha mai comunicato di aver sporto denuncia alle forze di polizia”. La Procura per i Minorenni di Bologna ha dato il nulla osta per i funerali, previsti martedì 5 novembre alle ore 15 presso il Duomo di Piacenza. La città darà così l’ultimo saluto ad Aurora.

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