Le alluvioni nel sud-est della Spagna hanno causato morte e devastazione: una cittadina, Almonacid de la Cuba, è stata “protetta” da una diga di epoca romana.
Una costruzione romana dell’imperatore Augusto ha letteralmente salvato dalle alluvioni la cittadina spagnola di Almonacid de la Cuba. Si tratta della diga romana (in spagnolo, presa romana) conosciuta come la Cuba.
La straordinaria struttura costruita circa 2mila anni fa si è resa protagonista di numerosi filmati divenuti virali sui social media che ne hanno testimoniato l’efficienza. Almonacid si trova, per intenderci, nella comunità autonoma dell’Aragona, a 60 chilometri da Saragozza e ad appena 300 chilometri da Paiporta, una delle località dell’area di Valencia più colpite dai temporali della scorsa settimana.
Dunque anche qui gli effetti della “goccia fredda” Dana si sono avvertiti con particolare violenza. A mitigarne gli effetti devastanti, evitando di fatto l’inondazione dell’area, una diga romana costruita nella seconda metà del I secolo d. C. la quale, oltre ad essere un’attrazione turistica di primo piano, ha anche “lavorato” a pieno regime.
La presa romana de Almonacid de la Cuba que evitó que la DANA arrasara con todo: 2.000 años después sigue funcionando
👉 La infraestructura fue construida en el siglo I d. C. durante la época del emperador Augusto en la localidad zaragozana
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— EL ESPAÑOL (@elespanolcom) October 31, 2024
In particolare, nelle immagini che sono circolate nelle ultime ore, si può ben vedere come l’acqua è stata immagazzinata fino al limite della diga nel corso dei nubifragi. Acqua che poi è ricaduta in maniera sfalsata. È stato così evitato lo straripamento e dunque l’allagamento del minuscolo Comune spagnolo che conta appena 325 abitanti, dove non si sono registrati né vittime né danni.
Come già accennato, la diga romana è stata realizzata ai tempi dell’imperatore romano Augusto. Con i suoi 34 metri di altezza è una delle “represas” risalenti all’impero più alte non solo della Spagna ma dell’intera Europa. Ad Almonacid de la Cuba, comunità dedita in special modo al turismo, ne hanno fatta una delle attrattive principali dell’area con visite guidate e camminamenti pedonali. Nel solo 2023 migliaia di persone hanno visitato la Cuba.
La struttura è lunga 120 metri e larga 27 per una capacità di 6 ettometri cubi. Il Comune ha anche recuperato i 103 gradini che scendono alla base della diga. E realizzato un itinerario di passerelle che collegano il monumento al centro della cittadina. Nel III secolo, nel corso dell’epoca musulmana, la diga è stata abbandonata per poi essere ripresa successivamente e soggetta a modifiche. Sostanzialmente, però, la struttura è rimasta invariata da 2mila anni a questa parte.
In Spagna il bilancio delle vittime è salito a 217
Oltre ad essere un’attrattiva turistica ed un efficace “scudo”, come abbiamo visto, contro le inondazioni, la Cuba è anche utilizzata dagli abitanti di Almonacid come sbarramento per deviare il flusso d’acqua verso i campi che vengono così irrigati. Bisogna ricordare che purtroppo, in molte altre zone del sud-est della Spagna l’eccezionale ondata di maltempo ha causato morte e devastazione. Il bilancio è al momento di 217 vittime, ma potrebbe aggravarsi a causa dell’alto numero dei dispersi.
Nell’area di Valencia l’allerta è finalmente stata ridotta da rossa ad arancione. Ieri è andata in scena una fortissima contestazione nei confronti del re Felipe VI, della regina Letizia e del primo ministro Pedro Sanchez. La delegazione, una volta giunta a Paiporta è stata investita dai cittadini infuriati.