Terremoti, la terra in Italia ha tremato per quasi 1300 volte: dati in aumento, sciame sismico al sud

L’Ingv ha diffuso i dati del monitoraggio dei terremoti in Italia di ottobre 2024: le scosse più “importanti” in Calabria e nelle Marche.

Terremoti: ad ottobre 2024 la terra in Italia ha tremato 1292 volte, in deciso aumento rispetto a settembre. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha diffuso in queste ore i dati relativi alla sismicità nel nostro Paese.

Terremoti, ultimi dati diffusi oggi
Terremoti, la terra in Italia ha tremato per quasi 1300 volte: dati in aumento, sciame sismico al sud

Statistiche in aumento quindi, visti anche i terremoti registrati nella zona di Cosenza, in Calabria. Qui alla fine di ottobre sono avvenuti oltre 100 eventi, fortunatamente in gran parte di bassa magnitudo. Il 27 ottobre la scossa è stata avvertita alle 20 e 51 in tutta la provincia cosentina fino a Catanzaro. L’epicentro è stato localizzato a Cellara, ad una profondità di 21 chilometri per una magnitudo di 3.7.

Nessun danno a cose o a persone ma il sisma “a circa 13 km dalla città di Cosenza – hanno fatto sapere da Ingv – ed è stato seguito da una sequenza di oltre 100 eventi. In gran parte di bassa magnitudo”. I ricercatori stanno seguendo l’evoluzione sismica in Calabria con la massima attenzione. Anche se la scia sembrerebbe essersi esaurita. Secondo i dati della Rete sismica nazionale, insomma, la media giornaliera dei terremoti è risalita dai 33 di settembre ai 41 di ottobre.

“Nessun evento sismico di magnitudo pari o superiore a 4.0”

Siamo tornati alle medie riscontrate nel 2024, ma anche negli anni precedenti. – si legge nel report dell’Istituto – Dei 1292 eventi registrati, 131 terremoti hanno avuto una magnitudo pari o superiore a 2.0. Soltanto 10 magnitudo pari o superiore a 3.0. A ottobre 2024 non è stato registrato nessun evento sismico di magnitudo pari o superiore a 4.0, sia sul territorio nazionale che nelle aree limitrofe”.

Nonostante l’aumento dei terremoti, pochissimi eventi hanno raggiunto una magnitudo uguale o superiore a 3.0 gradi. Tra di essi i due maggiormente risentiti dalla popolazione sono stati quelli del 27 ottobre in provincia di Cosenza e quello del 29 ottobre, di 3.6, al largo della costa marchigiana anconetana. Il terremoto in quest’ultimo caso è stato registrato in mare, alle 17 e 48 a una profondità di 25 chilometri. La scossa è stata avvertita nell’Anconetano ed in particolare a Senigallia.

Campi Flegrei, la terra ha tremato 24 volte ad ottobre

Nell’area dei Campi Flegrei, invece, in Campania, la terra ha tremato 24 volte. Solo una volta, il 12 ottobre alle 4 e 54 del mattino, ha superato magnitudo 3.0. L’area vulcanica, che comprende anche alcuni quartieri della città di Napoli ed una parte della provincia, è da tempo interessata dal fenomeno del bradisismo, che si è fatto particolarmente sentire nei primi 6 mesi del 2024.

Scosse di terremoto anche di forte intensità si sono registrate nei mesi di maggio e giugno. Il terremoto di magnitudo 4.4 avvenuto alle 20.10 del 20 maggio è risultato essere, secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento di maggiore energia registrato negli ultimi 40 anni. Sempre ad ottobre si è svolta l’esercitazione che ha riguardato anche il sistema It-alert e che ha fatto recapitare sugli smartphone il messaggio “test simulazione possibile attività vulcanica”.

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