Tavolo Stellantis: questa mattina al Ministero delle Imprese nuovo confronto tra governo, azienda e sindacati. Ma il braccio di ferro continua.
È ancora notte fonda per il settore auto, nonostante il lieve aumento delle risorse per l’automotive annunciato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. I sindacati, però, hanno parlato di un tavolo inefficace e addirittura controproducente.
Un braccio di ferro e una discussione accesa sul futuro del settore andati in scena questa mattina al Mimit. Qui erano presenti rappresentanti del governo e organizzazioni sindacali. Un nulla di fatto o quasi. Il tavolo era stato richiesto dai rappresentanti dei lavoratori dopo il taglio di 4,6 miliardi al fondo automotive previsto nella prossima legge di Bilancio. Urso ha quindi messo in campo maggiori risorse ed assicurato che nella manovra potrebbero esserci per il 2025 altri 200 milioni di euro.
Al centro del dibattito anche, e forse soprattutto, il futuro di Stellantis. “Non abbiamo intenzione di chiudere nessun stabilimento in Italia e neppure di fare licenziamenti collettivi. – ha detto Giuseppe Manca, responsabile risorse umane del gruppo in Italia – Stellantis ha un piano solido per l’Italia. Che è stato condiviso coi nostri partner sindacali. E che oggi condividiamo a questo tavolo”. In particolare, il complesso di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, è tra i papabili per la realizzazione della cosiddetta piattaforma small per le city car.
Il Ministro ha inoltre affermato che, oltre ai 200 milioni residui del fondo, ci sarebbero altri 200 milioni di euro. A questi si aggiungerebbero i 240 milioni rimasti dai vecchi piani per gli Ecobonus. Ci sarebbero poi 500 milioni per i contratti di sviluppo sui settori in transizione, a cominciare quindi dall’automotive. Che potrebbe raddoppiare dopo un confronto con la Commissione europea. In totale si tratterebbe di 1 miliardo e 640 milioni negli anni 2025 e 2026.
Il Ministro Urso ha chiesto a Stellantis un Piano Italia
Urso ha chiesto a Stellantis quello che ha definito un Piano Italia con risorse significative. Le organizzazioni sindacali, come già accennato, sono rimaste arroccate sulle proprie posizioni. “Il tavolo al Mimit finora si è dimostrato non solo inefficace, ma addirittura controproducente. – ha spiegato Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm – Non si può pensare di coinvolgere Palazzo Chigi solo in caso di esito positivo di una discussione in procinto di naufragare”.
Anche per la Fiom non ci sarebbe stato “nessun passo in avanti né dal governo né da Stellantis”. “Nel vertice ministeriale di oggi – ha affermato il segretario generale Fim Cisl Ferdinando Uliano – abbiamo ribadito con determinazione che per superare l’impasse su cui verte attualmente il tavolo del settore auto, è indispensabile alzare il livello del confronto portandolo alla Presidenza del Consiglio con il coinvolgimento diretto dei vertici di Stellantis”.