La Commissione europea bloccata dalle alluvioni di Valencia, cosa sta accadendo a Bruxelles: i rischi per il “nostro” Raffaele Fitto

Bagarre sulle nomine della nuova Commissione europea a Bruxelles: è caos sulle alluvioni di Valencia, e la partita si sta giocando anche sul Ministro Raffaele Fitto.

La Commissione europea è in stallo, stretta tra le polemiche generalizzate su quanto accaduto in Spagna a seguito delle alluvioni. E stretto nella bagarre politica ci è finito anche il commissario designato, ma non ancora nominato, Raffaele Fitto.

Von der Leyen, Fitto e Ribera
La Commissione europea bloccata dalle alluvioni di Valencia, cosa sta accadendo a Bruxelles: i rischi per il “nostro” Raffaele Fitto (ANSA FOTO) – Notizie.com

Cosa sta accadendo a Bruxelles e perché le nuove nomine non sono ancora state messe ai voti? Per comprendere la questione bisogna fare un passo indietro. Ovvero a quando la commissaria Ursula von der Leyen ha deciso le nomine dei suoi vice, l’italiano Raffaele Fitto e la spagnola Teresa Ribera.

Fitto è Ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione, il Pnrr ed il Sud del governo di centrodestra Giorgia Meloni. Teresa Ribera Rodrìguez, invece, è vicepremier del socialista Pedro Sanchez e Ministro della Transizione ecologica e della sfida demografica.

I due, al momento solo designati per l’appunto, devono essere effettivamente nominati dal Parlamento europeo. Ed è proprio a Bruxelles che la situazione si è complicata. L’italiano è stato designato come vicepresidente esecutivo della Commissione responsabile per la coesione e le riforme. Un incarico estremamente importante che vedrebbe il politico pugliese gestire “un portafoglio da mille miliardi”, come ha ricordato ieri Meloni.

Raffaele Fitto e l’approccio “basato sul territorio”

E sempre ieri Fitto ha incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che “gli ha formulato gli auguri per l’affidamento dell’incarico, così importante per l’Italia”. Secondo molti, Fitto si sarebbe preparato per settimane all’audizione tenutasi il 12 novembre al Parlamento europeo, puntando tutto su un “approccio basato sul territorio” per rispondere meglio alle esigenze e collaborare più strettamente con le autorità locali. Un percorso lineare e collaborativo con gli eurodeputati quello del Ministro italiano.

Molto più complicato e, almeno apparentemente, senza via d’uscita, quello della collega spagnola. Teresa Ribera è infatti finita al centro delle polemiche che stanno attraversando la Spagna in questi giorni dopo i fatti di Valencia. Ribera è accusata dai popolari spagnoli di avere gravi colpe nella gestione delle inondazioni, in un rimpallo di responsabilità con il governatore Carlos Mazon. Il prossimo 20 novembre la vicepremier dovrà riferire al Congresso di Madrid per difendersi dalle presunte accuse.

Alluvioni: Ribera potrebbe anche essere messa sotto indagine

Fino a quella data, quindi, non ci sarà alcuna nomina. Ma Ribera potrebbe anche essere messa sotto indagine. In tal caso è stato chiesto a Sanchez e a von der Leyen di ritirare la candidatura. Il premier spagnolo, però, non sembrerebbe voler cedere. Sta di fatto che in Europa il Partito Popolare Europeo (Ppe) sta ostacolando la sua nomina. “È indiscutibile che in Spagna vi sia stata un’incapacità del governo di prevenire il disastro. – ha detto l’eurodeputato Fulvio Martusciello nel corso dell’audizione – Sono mancati gli investimenti necessari per evitarlo e c’è stata una gestione disastrosa. Quindi, alla luce di ciò, signora Rivera, siamo preoccupati per la sua incapacità di gestire la materia assegnata”.

Di contro, il Pse sta bloccando la nomina di Fitto, mandando su tutte le furie la premier Meloni. “La sinistra – ha detto la presidente del Consiglio – In queste ore ci viene a dire che l’Italia non deve avere la vicepresidenza, il Pse, del quale il Partito democratico è il gruppo di maggioranza relativa, ha dato mandato alla capogruppo di trattare con von der Leyen il fatto che Fitto non sia vicepresidente della commissione“.

La nomina di Fitto, conti alla mano, potrebbe passare anche senza i socialisti

Come uscire dallo stallo? Non sarà semplice né per von der Leyen, né per Meloni né soprattutto per lo stesso Sanchez. La nomina di Fitto, conti alla mano, potrebbe passare anche senza i socialisti, guardando però molto a destra. Ribera, invece, senza i popolari, rischia la bocciatura definitiva. Il voto decisivo è previsto il 27 novembre.

Raffaele Fitto
La nomina di Fitto, conti alla mano, potrebbe passare anche senza i socialisti (ANSA FOTO) – Notizie.com

“Il Parlamento europeo voterà la prossima Commissione il 27 novembre. – ha detto la presidente del Parlamento di Bruxelles Roberta Metsola – C’è ancora tempo. Questa Camera è pienamente impegnata a far entrare in carica la nuova Commissione. È una nostra responsabilità e la prendiamo molto seriamente. Soprattutto se guardiamo a ciò che sta accadendo nel mondo”.

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