Manovra, salta l’emendamento sulla rottamazione delle cartelle: cosa succede adesso a chi ha debiti

Nuova rottamazione delle cartelle esattoriali: emendamento eliminato dalla Legge di Bilancio. Gli ultimi aggiornamenti.

In via di definizione il testo della legge di Bilancio alla Camera dei Deputati. La commissione Bilancio ha eliminato 1.380 emendamenti degli oltre 4.500 presentati dai partiti di maggioranza e opposizione. Eliminati perché giudicati inammissibili.

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Manovra, salta l’emendamento sulla rottamazione delle cartelle: cosa succede adesso a chi ha debiti (Foto Ansa) – Notizie,com

A far discutere in queste ore è, in particolare, l’inammissibilità dell’emendamento presentato dalla Lega per una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, la quinta di questo governo. La commissione Bilancio l’ha dichiarata inammissibile per “carenza o inidoneità di compensazione”. Mancano, dunque, le ricorse sufficienti a coprire lo sconto fiscale per i contribuenti.

Gli oltre 1.300 emendamenti inammissibili per il motivo appena indicato oppure per “materia trattata”, perché ritenuti non pertinenti alla Legge di Bilancio. Tra gli emendamenti saltati, ci sono anche la sospensione delle multe per coloro che non rispettarono l’obbligo vaccinale contro il Covid. E la norma detta “anti-Renzi” sui limiti ai compensi dei politici per incarichi all’estero.

Rottamazione delle cartelle esattoriali non più nella legge di Bilancio: cosa succede adesso

Sono stati respinti anche diversi emendamenti presentati dalle opposizioni. A suscitare maggiori polemiche, tuttavia, sono quelli appena indicati. Soprattutto l’emendamento per la rottamazione delle cartelle esattoriali che rischia di mettere in difficoltà tutti quei contribuenti che contavano di regolare la propria posizione con il Fisco grazie a questo provvedimento.

L’emendamento, firmato dal leghista Gusmeroli, prevedeva una nuova rottamazione, la quinquies, delle cartelle emesse negli anni dal 2000 al 2023. Per facilitare ai contribuenti il loro pagamento, era prevista la ripartizione in 120 rate della somme dovute a titolo di capitale e di rimborso spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartelle. Veniva condonato, invece, il pagamento di interessi e sanzioni dovuti all’agente della riscossione.

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Rottamazione delle cartelle esattoriali non più nella Legge di Bilancio (Foto Ansa) – Notizie.com

Ora, i contribuenti in debito con il Fisco non potranno fare più affidamento su questa misura e dovranno pagare per intero, anche con interessi e sanzioni, le somme dovute. A meno che il Governo non decida di reintrodurre la rottamazione saltata nella Legge di Bilancio, con un altro provvedimento, come un decreto apposito. Come del resto è già avvenuto in passato.

Un altro decreto Fisco è all’esame della commissione Bilancio al Senato e contiene un emendamento di Forza Italia che mira a riaprire i termini della precedente rottamazione, la quater.

L’obiettivo è estendere il beneficio della definizione agevolata anche alle cartelle emesse dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023, da pagare in unica soluzione o in 18 rate. Questo provvedimento potrebbe contenere anche misure più generose, come quelle della rottamazione quinquies, eliminata dalla Legge di Bilancio.

Ricordiamo un altro emendamento alla Legge di Bilancio che ha fatto molto discutere in questi giorni, e che per il momento rimane, quello che prevede il Bonus da 1.500 euro per le famiglie che mandano i figli alle scuole paritarie.

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