In arrivo dal Fisco 3 milioni di lettere ai contribuenti per mettere in regola la loro posizione sulle dichiarazioni mancanti o incorrette.
L’annuncio può sembrare minaccioso ma in realtà si tratta di uno strumento per andare incontro ai contribuenti, in caso di dichiarazioni e comunicazioni fiscali mancanti o erronee. Un modo per correggere le inadempienze, prima di infliggere pesanti sanzioni. Si parla, infatti, di lettere di compliance.
Queste comunicazioni inviate dal Fisco sono, dunque, un’operazione di segnalazione, resa possibile da una convenzione tra il Mef e l’Agenzia delle Entrate. I contribuenti vengono sollecitati a regolarizzare la propria posizione con un ravvedimento operoso, pagando sanzioni ridotte. Mentre lo Stato può incassare subito somme liquide, invece di attendere l’esito delle contestazioni.
L’invio di comunicazioni per il ravvedimento operoso su dichiarazioni e comunicazioni, è una pratica iniziata già da diversi anni che ha permesso al Fisco di incassare somme via via crescenti. Nel 2023, con l’invio di oltre 3 milioni di lettere, lo Stato aveva recuperato somme per circa 4,2 miliardi. Con il nuovo invio si conta di incassare la stessa somma se non di più.
Le posizioni fiscali da regolarizzare con le lettere di compliance
Le circa 3 milioni di lettere che il Fisco invierà nel 2025 ai contribuenti riguarderanno le modalità per regolarizzare dichiarazioni e comunicazioni fiscali di vario genere. Innanzitutto, queste comunicazioni saranno indirizzate ai titolari di Partita Iva ordinaria che non hanno effettuato le comunicazioni delle liquidazioni periodiche dell’Iva. Il Fisco effettuerà verifiche trimestrali per accertare se i contribuenti hanno emesso le fatture elettroniche e ricevuto i corrispettivi o effettuato altre operazioni. Se le relative comunicazioni sono state omesse, i contribuenti potranno regolarizzare la propria posizione nella dichiarazione successiva.
Sempre ai titolari di Partita Iva, saranno comunicate le dichiarazioni mancanti o infedeli e le anomalie nella dichiarazione dei dati Isa (Indici sintetici di affidabilità). Altre lettere avranno ad oggetto le anomalie rilevate nel confronto tra i pagamenti elettronici ricevuti dai titolari e i corrispettivi certificati o indicati nella dichiarazione.
Infine, comunicazioni saranno inviate alle persone fisiche titolari di redditi da lavoro dipendente, e simili, oppure da locazioni che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi nei termini di legge. Queste persone saranno invitate a mettersi in regola entro 90 giorni dalla scadenza della dichiarazione.
Come abbiamo accennato, queste lettere di compliance servono ai contribuenti per regolarizzare la loro posizione in tema di dichiarazione dei redditi e comunicazioni periodiche obbligatorie. Un sistema che evita sanzioni più gravi e consente allo Stato di recuperare prima e in modo più veloce le somme spettanti.
Si tratta di una politica improntata alla collaborazione tra Fisco e cittadini. Altre misure fiscali introdotte dal governo negli ultimi anni hanno agevolato il pagamento delle cartelle esattoriali, le cosiddette rottamazioni. Grazie a queste misure, i contribuenti hanno potuto evitare il pagamento di interessi e sanzioni sulle somme dovute al Fisco.
Una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, la quinquies, era stata introdotta da un emendamento alla legge di Bilancio. La commissione Bilancio alla Camera, tuttavia, lo ha dichiarato inammissibile. Dunque, il Governo dovrà ricorrere a un altro strumento, come un apposito decreto legge, se vorrà rendere effettiva questa nuova rottamazione delle cartelle.