Neutralità tecnologica e mix energetico. Queste le parole d’ordine emerse dagli Stati Generali dell’Ambiente e dell’Energia di Fratelli d’Italia a Sabaudia.
La linea di indirizzo è la stesse tracciata alla Cop29 a Baku dalla premier Giorgia Meloni. “Sondare tutte le possibilità che la tecnologia e la scienza ci forniscono, non dobbiamo concentrarci solo su una fonte energetica”.
La ricerca sul nucleare di nuova generazione è ancora un obiettivo lontano, e per questo bisognerà investire di più nella ricerca. “Come conservatori, come Fratelli d’Italia, saremo protagonisti anche del rinnovamento ambientale in Italia e in Europa”. Lo ha dichiarato Riccardo Zucconi, deputato e responsabile Energie di Fratelli d’Italia, durante gli Stati Generali dell’Ambiente e dell’Energia del partito, che si sono conclusi ieri, venerdì 22 novembre.
Al centro del discorso, il nucleare, ma non solo. Anche le biomasse, il biotermico e l’idroelettrico. “Dal governo sono arrivati provvedimenti e un lavoro è già stato intrapreso dal Parlamento, con iniziative sul riciclo e per salvare le concessioni biotermiche”, dichiara Zucconi ai microfoni di Notizie.com.
Prima che sul fotovoltaico e l’eolico, puntare sull’idroelettrico che assorbe il 18% dell’intero fabbisogno: “Prima di avventurarsi nella difficile scalata del cielo, occorre essere pragmatici”, ha dichiarato Fabio Rampelli (FdI) vicepresidente della Camera. “E puntare al 35% di energia prodotta dalle centrali idroelettriche difendendole dal rischio delle gare europee”.
Centrali idroelettriche, Zucconi a Notizie.com: “All’asta nel Pnrr, lascito di Draghi”
È proprio questo il punto: l’Italia sta facendo pressione in Europa, dove nessun Paese “vuole mettere all’asta le sue centrali idroelettriche. Noi invece, come lascito del governo Draghi abbiamo un requisito del Pnrr che ci impegna a metterle”, dichiara Zucconi a Notizie.com. “Chiederà una moratoria in attesa di una norma europea”.
Il nostro Paese paga un semi-immobilismo di molti anni sulle rinnovabili: Bisogna sbloccare la questione delle aree idonee, perché nell’approccio con le Regioni stanno venendo fuori più problemi che soluzioni. Va effettuata una verifica immediata”, aggiunte il responsabile dell’Energia di Fratelli d’Italia.
Il governo dice sì alla ricerca per il nucleare, idrogeno, biomasse, eolico e idroelettrico. “A Baku, la premier Meloni ha dato due indicazioni fondamentali: neutralità tecnologica e mix energetico. Non diciamo no a niente, ma dobbiamo agire con equilibrio. Non possiamo, ad esempio, ricoprire la terra di pale eoliche e impianti fotovoltaici. Dobbiamo renderli possibili e tutelare anche agricoltura, territorio e paesaggi”.
Il terreno più giovane di tutti però, è quello del nucleare. “Ne abbiamo parlato, ma arriveranno focus più specifici. La maggiore ambizione è l’energia delle stelle. Inutile mettere in moto le centrali a fissione, perché se anche si realizzassero, quando terminate sarebbero già vecchie. La tecnologia sul nucleare oggi non è matura, dobbiamo lavorarci sopra, per fare in modo che lo diventi”, conclude Zucconi.