Con la pensione di invalidità aveva addirittura comprato casa: un finto cieco totale ha percepito per 20 anni il sussidio, incassando poco meno di 125mila euro che adesso dovrà restituire allo Stato.
L’incredibile vicenda è stata ricostruita in queste ore dai militari della guardia di finanza. L’uomo, il finto cieco, è indagato insieme alla moglie per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubblica. L’operazione è scattata questa mattina a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Le fiamme gialle hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente per l’importo di 124.794,05 euro.
Il procuratore Fragliasso: “Attraversava la strada senza accompagnamento”
Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica. Stando a quanto accertato dalle autorità, l’indagato avrebbe percepito per quasi 20 anni 713 euro al mese. Il tutto senza averne i requisiti. L’uomo, infatti, è ipovedente e non cieco totale. La pensione era invece erogata per cecità assoluta unitamente all’indennità di accompagnamento.
“È stato riscontrato, in particolare, come l’indagato, anche grazie alla complicità della moglie, conducesse in realtà una vita da persona normale e senza necessità di ausilio, – ha fatto sapere in una nota il procuratore capo Nunzio Fragliasso – in quanto ipovedente e non cieco, come documentato dai filmati registrati dai finanzieri, in cui si vede come l’individuo fosse in realtà normalmente in grado di camminare e attraversare la strada senza necessità di accompagnamento, nonostante il traffico veicolare intenso, trasportare buste della spesa e inserire le chiavi nella serratura della porta senza esplorazione manuale“.
Il caso del verbale dopo il controllo fiscale
Quando la guardia di finanza lo ha messo nel mirino, lo ha anche avvicinato con uno stratagemma all’uscita da un negozio. A seguito di un controllo per il rilascio dello scontrino fiscale, davanti ai militari ha firmato senza alcuna difficoltà li verbale di constatazione previsto per il cliente. Senza alcun tipo di difficoltà visiva. A conti fatti l’indagato insomma avrebbe indebitamente percepito la pensione di invalidità e l’indennità di accompagnamento per quasi 20 anni.
Si è accertato, inoltre, che la pensione di invalidità indebitamente percepita è stata utilizzata, per pagare, per anni, il mutuo acceso dalla moglie per l’acquisto della casa di proprietà della stessa. Qui risiedono tuttora i coniugi presunti truffatori. Le fiamme gialle hanno quindi posto il vincolo giudiziario sui rapporti bancari di mari e moglie, ma non solo. Uguale provvedimento è stato preso anche per l’immobile di proprietà della donna. Sino all’ammontare dei ratei pensionistici indebitamente percepiti.