Il caso del caro trasporti per chi vuole tornare a casa a Natale sta tenendo banco in queste ore. I docenti si sono rivolti al Ministero.
Un volo da Milano a Palermo può costare fino a poco meno di 200 euro. Un treno da Milano a Reggio Calabria fino ad oltre 340 euro. Parliamo di caro Natale e caro trasporti: fenomeni che stanno facendo scattare diversi campanelli d’allarme tra i consumatori.
La questione ruota attorno al periodo natalizio ed alla necessità, o comunque alla volontà, di persone che vivono, studiano o lavorano lontano da casa, in altre regioni, di tornare al luogo d’origine per le festività. Un’impresa sempre più ardua in Italia negli ultimi anni ma che per questo 2024 sembra aver raggiunto picchi inaspettati. Già nei giorni scorsi ad accendere un faro sui costi troppo alti per ritornare a casa nel periodo natalizio erano stati gli studenti. Stavolta, invece, il grido è dei docenti.
A dare voce agli insegnanti è il Coordinamento nazionale Docenti della disciplina dei Diritti umani (Cnddu). A partire dai dati diffusi dall’Istat sull’aumento dell’inflazione nel mese di novembre, il Coordinamento ha svolto una semplice ricerca. Insomma, è emerso che in previsione delle imminenti vacanze natalizie, i docenti fuorisede (di ruolo e non) dovranno spendere enormi cifre per acquistare i biglietti aerei delle compagnie low cost.
Secondo il Cnddu, la compagnia Ryanair nella tratta Milano Malpensa – Palermo prevede un biglietto con la sola borsa piccola, tra il 20 dicembre e il 22 dicembre, oscillante tra i 163 e i 192 euro. Nello stesso periodo dallo scalo di Pisa per quello di Lamezia la somma è tra i 140 e i 164 euro. Situazioni analoghe si registrano sulle altre tratte aere nord – sud. I biglietti dei treni nel periodo del rientro poi presentano un rincaro fino al 300%.
Tra le tratte più care si segnala Milano – Reggio Calabria. Quest’ultima il 20 dicembre raggiunge un picco di 345 euro con un cambio a Roma e un viaggio di 9 ore e 26 minuti. Costa di più anche la tratta Milano – Lecce. In questo caso il costo minimo il 20 dicembre per un biglietto di sola andata è di 168 euro con Trenitalia. Mentre Italo offre la tratta Milano – Bari a partire da 107,9 euro negli stessi giorni.
Pesavento (Cnddu): “Lo stipendio di un insegnante non è allineato”
“Siamo difronte a una vera emergenza povertà della classe docente. – ha spiegato Romano Pesavento, presidente del Coordinamento – Oltre all’aumento del costo della vita, i docenti fuori sede devono fronteggiare costi elevatissimi di rientro. Lo stipendio di un insegnante non è allineato con la crescita esponenziale dei prezzi. Pertanto si richiederebbe una serie di interventi da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito per calmierare ulteriori impennate”.
Tra le proposte del Cnddu una carta viaggio annuale pari a 500 euro per i docenti di ruolo fuori sede. Con la possibilità eventuale di estenderne i benefici anche ai colleghi precari. E poi: buoni pasto per tutti i docenti impegnati in attività funzionali all’insegnamento (consigli di classe; collegio docenti; ricevimento generale dei genitori etc.) qualora la distanza dalla residenza non permetta di rientrare per pranzare a casa. Per i docenti fuorisede, considerando la situazione in continua evoluzione negativa, il Coordinamento ha pensato a forme di sostegno al reddito come convenzioni con catene di supermercati.