“Per come sono andate le cose, un nuovo corso è inevitabile”. Comincia il countdown per il Movimento 5 Stelle. Domani, 8 dicembre, l’ultimo giorno del voto bis.
Comunque vada, c’è un fatto: domenica 8 dicembre alle ore 22 comincia un altro percorso per i grillini. “Al di là della contrapposizione, andremo avanti con un nuovo progetto voluto dagli attivisti che hanno votato. Si è arrivati a un punto di non ritorno”.
“Il nuovo corso è inevitabile per come sono andate le cose”. A parlare ai nostri microfoni è Luigi Nave, nel direttivo del Movimento 5 Stelle e senatore. “Una forza politica, per fare bene il suo lavoro, non può essere messa continuamente alla gogna e diventare oggetto di contesa. Non fa bene a noi e nemmeno al Paese. Può immaginare l’atmosfera che si crea in un contesto parlamentare, quando quotidianamente ci si deve aspettare la notizia di quello che dirà il Garante”.
Un new deal è necessario, quindi, dopo un lungo periodo di scontro tra il garante e presidente. E che ha raggiunto il punto di non ritorno in seguito all’intervista contenuta nel libro di Bruno Vespa a Giuseppe Conte, nella quale l’ex premier dichiarava che i rapporti con Beppe Grillo erano ormai irrecuperabili.
Alla Costituente di fine novembre, il 63% degli attivisti aveva deciso di dire addio al tetto dei due mandati e di cancellare la figura del garante, dimostrando di appoggiare il presidente del Movimento nella fase “progressista e indipendente”. Ma Grillo ha fatto ricorso alle prerogative della figura del Garante, chiedendo di ripetere il voto.
Alcuni attivisti pro-Grillo hanno invitato gli iscritti a non votare: “La libertà di voto e anche di poter “sponsorizzare” il non voto, ci sta, nessuno la contesta”, dichiara Nave. “Mi aspetto poi una conseguenza dell’azione: ognuno valuterà come stanno le cose dopo il voto. Ma non possiamo tornare al caos in cui ogni mattina ognuno dice la sua”.
“Il fulcro di questo rinnovamento, di questa ripartenza è proprio la partecipazione dal basso e mi sembra francamente inaccettabile nascondersi dietro la bandiera della difesa delle origini quando nello stesso momento si cerca di boicottare l’assemblea, di zittire gli iscritti, di impedire loro di esprimersi”. Così, ai nostri microfoni, A parlare ai nostri microfoni è Daniela Morfino, deputata del Movimento 5 Stelle. “Chi sta portando avanti questa campagna denigratoria non ha ben chiaro un concetto: il M5S non è di Grillo né di nessun altro, è la nostra casa, la casa di tutti gli iscritti e nessuno può calpestarli”
La lettera di Grillo a Elly Schlein
Proprio mentre è in corso il voto bis, Beppe Grillo ha scritto una lettera alla segretaria del Pd Elly Schlein. Una lettera “di referenze” provocatoria che in realtà è indirizzata a Giuseppe Conte.
“Le scrivo questa lettera di referenze perché ritengo che Giuseppe Conte (simpaticamente Oz) sia la persona giusta per guidare il Pd o, se preferite, una delle sue correnti”. Si legge nella missiva, visionata da LaPresse. “Ha già portato risultati tangibili, ha trasferito milioni di voti dal Movimento 5 Stelle al Pd”.
“In tutto questo periodo fino alla Costituente, con i gruppi di Camera e Senato abbiamo deciso di astenerci dai commenti. Ho rispettato questa decisione fino alla fine, ma oggi dico che il mio lavoro da parlamentare l’ho sempre fatto. Mentre Grillo diceva che il Movimento 5 Stelle è compostabile, io mi trovavo fuori dai cancelli di Pomigliano, vicino ai cittadino. È chiaro che sono nato politicamente grazie alla spinta di Grillo, ma da quando sono diventato parlamentare, l’ho visto due volte. E quando è venuto a Roma non ha mai proferito belle parole”, aggiunge Nave ai nostri microfoni.
Il risultato del voto bis
Cosa accadrà domani, 8 dicembre? Gli iscritti sono chiamati a ribadire (o cambiare) la preferenza precedente sulle modifiche dello statuto, riguardanti il ruolo del garante, il comitato di garanzia, le prerogative del presidente e dei probiviri.
Le schede sono sei. Tra i quesiti, oltre all’eliminazione del ruolo del Garante,il requisito per la candidatura a presidente di non essere iscritto ad altri partiti politici da dieci anni. Affidare al Consiglio nazionale e non più al presidente, l’approvazione delle alleanze territoriali e anche alle assemblee territoriali la decisione di coalizzarsi con gruppi politici non alleati a livello nazionale.
Si voterà di nuovo anche sulla modifica del simbolo del Movimento 5 Stelle. Nelle scorse settimane si era deciso che eventuali cambiamenti dovevano passare per il voto degli iscritti.
“Il voto bis non ci spaventa, abbiamo già dimostrato di essere una comunità viva e che ha a cuore il proprio futuro”, dichiara Morfino. “I nostri iscritti vogliono incidere, partecipare, decidere. L’indicazione che è arrivata dal voto di Nova è stata chiara: la nostra base non vuole capi assoluti con poteri di stampo feudale, che impongono la loro visione senza mettersi in discussione. Hanno votato per eliminare la figura del garante e per distribuire alcuni poteri, suoi e del Presidente, all’interno degli organi di garanzia. Credo che anche la seconda votazione darà indicazioni in questo senso, per un Movimento più collegiale e più partecipato. Più aperto agli iscritti e ai giovani, alle loro idee e alle loro suggestioni”.