Sette ore in cui avrebbe ripercorso tutti i punti dell’inchiesta e le accuse che gli sono state mosse, da buon investigatore. L’ex super poliziotto Carmine Gallo ha fornito la sua versione dei fatti oggi davanti ai procuratori.
Gallo è uno dei presunti capi del gruppo delle cyberspie di Equalize ed è agli arresti domiciliati dal 25 ottobre nell’inchiesta dei carabinieri del nucleo investigativo di Varese su presunti dossieraggi illegali.
Si tratta della rete di hacker dedita allo spionaggio industriale, finita nel mirino dell’Antimafia di Milano e della Procura nazionale antimafia. Tra gli innumerevoli dettagli emersi dalle indagini, avrebbe clonato o utilizzato in maniera abusiva un indirizzo email del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Le indagini hanno portato a 6 misure cautelari. 4 persone sono finite ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Per altri due indagati è scattata l’interdizione alla professione per sei mesi. Tutti sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere, accesso abusivo a sistema informatico, corruzione, rivelazione del segreto d’ufficio e intercettazione abusiva e favoreggiamento. Le banche dati “bucate” sono i depositi di dati strategici delle forze dell’ordine, delle Agenzie delle Entrate e della Banca d’Italia.
“Ho servito le istituzioni per 41 anni”
Gallo è arrivato presso la caserma dei carabinieri di Milano alle ore 10 di questa mattina. Ne è uscito poco dopo le 17. Già davanti al gip Fabrizio Filice l’ex investigatore aveva detto di voler chiarire e collaborare: ”In 41 anni ho servito le istituzioni e anche adesso collaborerò con le istituzioni”. Subito dopo è stato ascoltato l’hacker Samuele Calamucci, mente tecnologica del gruppo. Gli interrogatori sono stati chiesti dagli stessi indagati, difesi entrambi dall’avvocata Antonella Augimeri.
Calamucci ha risposto a domande riguardanti l’associazione a delinquere, le intercettazioni illegali e le migliaia di accessi abusivi a sistema informatico alle banche dati. Agli atti dell’inchiesta, infatti, accessi allo Sdi (precedenti di polizia), al Ced interforzo (tutela dell’ordine, della sicurezza pubblica e di prevenzione e repressione della criminalità) ed al PuntoFisco (sistema tributario).
Il “confezionamento” dei dossier illegali
Secondo gli inquirenti Calamucci sarebbe la mente tecnologica e informatica dietro al sistema Beyond. Quest’ultimo è un aggregatore che mischia dati acquisiti illegalmente e altri estratti da fonti aperti con metodi Osint (Open source intelligence) per confezionare i dossier illegali. Dossier contenenti informazioni economico-patrimoniali e reputazionali sui target.
Sono inoltre in corso approfondimenti, con l’acquisizione di tabulati telefonici, su eventuali connessioni tra l’inchiesta sulla presunta violenza sessuale contestata a Leonardo Apache La Russa e ad un suo amico e le ricerche del gruppo di Equalize sul presidente del Senato e sui figli nel pomeriggio del 19 maggio 2023. Ovvero il giorno in cui la ragazza che ha denunciato i fatti, circa un mese dopo, si sarebbe risvegliata a casa La Russa. La giovane non ricordava nulla ed era convinta di aver subito abusi.