Malattia Congo, Pregliasco: “Fare qualcosa in più a livello internazionale, inviare medici sul posto e informare le persone”

Malattia Congo: dalle analisi eseguite su 12 campioni, 10 sono positivi alla malaria. Pregliasco: “Inviare medici”

Denutrizione, condizioni igienico-sanitarie carenti. Ospedali situati a centinaia di chilometri e difficilmente raggiungibili. “Dovremmo cercare di fare qualcosa a livello internazionale affinché non ci siano persone che vivano in queste condizioni e diventino incubatori di queste malattie”. 

Abitanti del Congo
Malattia Congo, Pregliasco: “Fare qualcosa in più a livello internazionale, inviare medici sul posto e informare le persone” (Ansa Foto) – notizie.com

Il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha reso noti i primi risultati delle analisi in corso sulla malattia non diagnosticata, che sta colpendo la popolazione congolese. Su 12 campioni iniziali raccolti, 10 sono risultati positivi alla malaria, ma è possibile che sia coinvolta più di una malattia.

Dall’inizio di ottobre 416 persone si sono ammalate e di queste, 31 sono morte. Nell’area c’è un alto tasso di malnutrizione e una bassa copertura vaccinale. Nei giorni scorsi l’Oms ha inviato un team di esperti che si sono messi al lavoro per analizzare i campioni insieme con le autorità sanitarie locali.

Pregliasco a Notizie.com: “Dovrebbero arrivare dei medici in Congo”

Dovremmo cercare di fare qualcosa a livello internazionale, affinché non ci siano persone che facciano da incubatore di queste malattie e viva in condizioni difficili”. Così ai nostri microfoni il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi e virologo dell’Università degli studi di Milano.

Gli ospedali sono situati a mille chilometri di distanza e sono difficilmente raggiungibili a causa delle condizioni delle strade”, aggiunge il professore. L’arrivo degli esperti dell’Oms non basta: “Dovremmo mandare medici e informare le persone sulla prevenzione del contagio”. 

Le condizioni igienico-sanitarie carenti, la malnutrizione, la compresenza degli animali, secondo Pregliasco sono tutti aspetti che rendono più difficile la situazione. “Se questa malattia si trasmette attraverso il contatto diretto, è pericoloso”. 

Il virologo Fabrizio Pregliasco
Pregliasco a Notizie.com: “Dovrebbero arrivare dei medici in Congo” (Ansa Foto) – notizie.com

I primi test dimostrano “che potrebbe esserci di mezzo la malaria, ma anche qualcos’altro”. Tuttavia è ancora molto presto per dare una definizione. “La malaria era tra le patologie più prevedibili in una popolazione affamata, povera, che vive in un contesto ambientare devastato, con guerriglie. E dove non è facile comunicare ai singoli per evitare la facilitazione del contagio”, dichiara Pregliasco.

Per questo il rischio per la popolazione è alto. “Lì ci sono anche altre patologie classiche, come il tifo e il colera”. 

Malattia Congo: cosa sappiamo

Pregliasco spiega che si tratta di una malattia “non diagnosticata, non ancora chiara. Si potrebbe trattare di un virus già noto, oppure della nuova variante di un virus influenzale. In questo momento lì circola l’influenza”. 

Gli ultimi risultati emersi sono solo i primi riscontri: “I 12 casi sui quasi 500 segnalati sono la punta dell’iceberg di chissà quanti altri. Lì è difficile fare un’indagine epidemiologica. La scienza andrà avanti, non archivieremo il caso dicendo che è una brutta malaria”. 

Uno dei sintomi che hanno preoccupato maggiormente finora è l’anemia, che “potrebbe derivare dalla denutrizione”. 

Potrebbe trattarsi di “influenza, morbillo, malaria, febbre di lassa, che è una malattia virale emorragica. Oppure del batterio micoplasma pneumoniae, per l’interessamento polmonare particolare. Ci sono test in corso. Ma potrebbe essere anche qualcosa di nuovo, come una nuova variante di Covid, una nuova influenza, un virus zoonotico non ancora conosciuto a livello di trasmissione umana”.

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