“Il mio obiettivo è indire elezioni generali anticipate”. Era stato chiaro sin dal suo ingresso nel Bundestag, la Camera dei deputati tedesca, il cancelliere Olaf Scholz.
Subito dopo il voto di sfiducia, Scholz è comunque apparso sorridente e sollevato, avendo raggiunto l’obiettivo che si era prefissato. Ovvero, quello di aprire la strada al voto anticipato in Germania.
Se la via tracciata dal cancelliere è quella giusta, saranno i tedeschi a deciderlo ad inizio anno. “Abbiamo bisogno di una maggiore crescita economica”, ha detto Scholz. Sta di fatto che la Germania è la seconda potenza europea, dopo la Francia, ad avere un governo in crisi proprio a causa dei conti economici. Parigi sta provando a rimettersi in sesto dopo la nomina del nuovo primo ministro Francois Bayrou. Berlino, invece, andrà al voto anticipato. In questi minuti il cancelliere tedesco è arrivato al castello di Bellevue a Berlino per incontrare il presidente della Repubblica Frank Walter Steinmeier.
Steinmeier ha ora 21 giorni di tempo per decidere
Come previsto dalla procedura, Scholz ha chiesto lo scioglimento della Camera dei deputati. Steinmeier ha ora 21 giorni di tempo per decidere se i tedeschi andranno alle urne entro i prossimi 60. Poche ore fa il cancelliere ha perso la fiducia del Bundestag. 207 deputati hanno espresso la loro fiducia, 394 hanno votato no, 116 gli astenuti. “Nessun elettore avrebbe potuto prevedere le sfide che avremmo dovuto affrontare negli ultimi tre anni“, ha affermato il cancelliere.
Il riferimento è stato alla necessità di investimenti per continuare a supportare l’Ucraina nella sua difesa contro l’invasione russa e a rafforzare l’esercito tedesco. Si tratta della sesta volta nel periodo postbellico che un cancelliere ha chiesto un voto di fiducia. È stato il quinto cancelliere a farlo, dopo che il socialdemocratico Gerhard Schroeder che ha utilizzato la misura due volte. Per quanto riguarda Scholz, la richiesta del voto di fiducia, arrivata a seguito della rottura della coalizione di governo tra Spd, Verdi e Fdp.
L’ex Ministro Lindner: “Scholz non merita alcuna fiducia”
E soprattutto il licenziamento del Ministro delle Finanze, Christian Lindner (Fdp). “La politica non è un gioco. – ha detto oggi Scholz, puntando il dito contro il partito liberale Fdp per il crollo della coalizione di governo – Hanno sabotato il proprio governo, danneggiando non solo l’immagine di un singolo governo, ma anche di questa stessa democrazia”.
In aula al Bundestag ha parlato anche Lindner: “Scholz si è rifiutato di intraprendere il necessario riallineamento del corso economico e quindi non merita alcuna fiducia. La priorità assoluta deve essere la stabilità monetaria. La Germania non deve violare le regole fiscali. Ciò ha conseguenze per tutta l’Europa. È importante compiere uno sforzo reale per far avanzare l’economia”.