L’obiettivo è di “ringraziare la presidente del Consiglio Meloni per la sua forte leadership del G7” ma anche di “discutere le importanti sfide affrontate dal mondo”.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la First Lady Jill saranno in Italia dal 9 al 12 gennaio. Si tratterà di una delle ultime visite ufficiali dell’inquilino della Casa Bianca. Dopo pochi giorni, il 20 gennaio, gli subentrerà Donald Trump, uscito vittorioso dalle elezioni presidenziali del novembre scorso.
Ad annunciare la visita è stata la portavoce della White House Karine Jean-Pierre. Nel corso della visita Biden incontrerà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Papa Francesco. Il viaggio confermerebbe l’importanza assunta dall’Italia nella rete di alleanze della prima potenza mondiale. Appena pochi giorni fa l’edizione europea della rivista americana Politico ha scelto Meloni come “persona più potente d’Europa”.
Uno dei governi più stabili dell’Italia post-bellica
“Chi chiami se vuoi parlare con l’Europa? – aveva scritto il magazine – Se sei Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo e consigliere del presidente eletto Donald Trump? Il numero che componi è proprio quello di Giorgia Meloni. Negli ultimi due anni però ha consolidato il suo governo come uno dei più stabili dell’Italia post-bellica. Nonostante il paese sia gravato da un debito pubblico che raggiunge il 137% del Pil”.
Biden, in piena crisi shutdown negli Usa, sta cercando comunque di lasciare il segno in materia di lotta ai cambiamenti climatici. La Casa Bianca in extremis è riuscita a presentare alle Nazioni Unite una nuova tabella di marcia per ridurre le sue emissioni del 61-66% circa entro il 2035. Un obiettivo raggiungibile attraverso massicci investimenti nel settore delle energie rinnovabili e con il contributo del settore privato.
Biden – Trump, il dualismo infinito
Il tutto, come si diceva, mentre mancano ormai pochi giorni all’insediamento del repubblicano Donald Trump. Biden ha confermato che presenzierà alla cerimonia, a differenza di quanto aveva fatto Trump nel 2021. “È ciò che siamo come nazione. – ha spiegato l’attuale presidente – È come dovremmo essere. Il fatto che Trump non rispetti le regole della democrazia che abbiamo stabilito non è una mia preoccupazione”.
Un dualismo che certamente emergerà anche nella visita italiana. Trump è stato nominato dal Financial Times persona dell’anno: “Il suo è il ritorno più drammatico della storia americana”, si legge. Un altro quotidiano, invece, il Wall Street Journal ha pubblicato un’inchiesta dalla quale emerge che la Casa Bianca avrebbe cercato di nascondere il rapido declino mentale di Joe Biden fin dal primo giorno del suo insediamento. Secondo i giornalisti statunitensi i segni dell’invecchiamento del presidente degli Stati Uniti erano diventati evidenti da subito.
