Il ritorno di Donald Trump, l’incognita delle guerre: cosa accadrà dal 20 gennaio 2025 in Ucraina e a Gaza

Il mondo intero sembra attendere il ritorno di Donald Trump, il presidente eletto degli Stati Uniti uscito vincitore dalle elezioni di novembre contro la sfidante Kamala Harris.

Repubblicano il primo, democratica la seconda. Ma Trump ha dimostrato già in questi mesi che stanno precedendo il suo insediamento di fare storia a sé, al di là degli schieramenti politici. Tanto che ha dovuto tenere a bada i suoi sostenitori, preoccupati dalle presunte interferenze dell’imprenditore Elon Musk.

Donald Trump
Il ritorno di Donald Trump, l’incognita delle guerre: cosa accadrà dal 20 gennaio 2025 in Ucraina e a Gaza (ANSA FOTO) – Notizie.com

L’appuntamento è al 20 gennaio, quando il tycoon siederà finalmente nello studio ovale che ha lasciato 5 anni fa. Tra le prime sfide da affrontare ci sono sicuramente i conflitti in corso. Uno scenario geopolitico assai complicato sul quale ha provato a incidere da subito, addirittura già dalla campagna elettorale. Il presidente eletto ha reso prioritaria la fine del conflitto in Ucraina, scoppiato dopo l’aggressione della Russia nel 2022.

La popolarità del presidente Volodymyr Zelensky è stata intaccata

Le dichiarazioni pubbliche di Trump sono state tutt’altro che incoraggianti per Kiev e i suoi alleati. Tra le altre cose, ha definito un “grande errore” la decisione dell’amministrazione di Joe Biden di autorizzare l’uso di armi Usa a lungo raggio per attacchi sul territorio russo e ha minacciato di revocarla. Un segnale letto, invece, come incoraggiante dagli ucraini è che Trump sembra interessato a mantenere o addirittura aumentare il sostegno militare.

C’è da considerare che se dovesse essere raggiunto il cessate il fuoco, dovrebbe essere revocata in Ucraina la legge marziale. Dunque dovrebbero essere convocate le elezioni. La popolarità del presidente Volodymyr Zelensky è stata intaccata dalla costante crisi economica e dalla mobilitazione e potrebbe non essere rieletto. Inoltre da oggi 1 gennaio 2025 ha preso formalmente il via la presidenza polacca del Consiglio Ue.

A differenza dell’Ucraina, l’approccio del presidente eletto su Gaza Trump non è ancora chiaro

Il primo ministro Donald Tusk succede al premier ungherese Viktor Orban. Con ogni probabilità riaffermerà il più convinto sostegno a Kiev in vista dell’arrivo oltreoceano dell’altro Donald e metterà l’Est al centro della scena dando priorità assoluta alla sicurezza. Infine, c’è la grande sfida della guerra in Medio Oriente. Trump potrebbe incidere sulle infinite trattative per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.

Trump Zelensky
A differenza dell’Ucraina, l’approccio del presidente eletto su Gaza Trump non è ancora chiaro (ANSA FOTO) – Notizie.com

Gli alleati israeliani hanno più volte aggirato gli appelli lanciati da Biden, e si trovano ora schiacciati tra la necessità di portare a casa gli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre e la pressione internazionale che spinge affinché venga messa fine all’orrore in corso a Gaza. Sulla guerra a Gaza l’approccio del presidente eletto Trump non è ancora chiaro. In base alle prime nomine il magnate ha confermato un atteggiamento filo-israeliano, scegliendo Mike Huckabee come ambasciatore americano in Israele e l’investitore Steven Witkoff come inviato speciale in Medio Oriente.

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