Entro 5 anni massimo diremo addio a questi lavori: non esisteranno più

Alcuni lavori fra qualche anno potrebbero non esistere più, ma cosa dicono i dati in materia di competenza e come si può intervenire?

Il World Economic Forum, secondo un report realizzato ha stabilito che nei prossimi 5 anni, nel mondo verranno creati 170 milioni di posti di lavoro, ma a quali cambiamenti dobbiamo aspettarci e soprattutto quali sono le tendenze?

stretta di mano
Entro 5 anni massimo diremo addio a questi lavori: non esisteranno più (Notizie.com)

Come ben sappiamo tutto, ormai cambia velocemente, ma entro il 2030 sarà necessario un vero cambio di rotta, il motivo è semplice le tecnologie si uniranno alle competenze umane, ragion per cui preme più che mai puntare sulle carenze di competenze.

Le carenze di competenze potrebbero essere un problema in futuro?

Si sente più spesso parlare di mancate competenze, in futuro sarà necessario intervenire su questo punto e rendere prioritario il superamento delle carenze, questo avviene solo se c’è un investimento importante e anche un continuo aggiornamento, ricordiamo che in alcuni luoghi la domanda è in aumento. In questo momento, le competenze richieste sul lavoro sono al 40%, ma fra qualche anno potrebbe raggiungere il 63% per tale ragione diversi datori di lavoro si ritrovano ad avere a che fare con un grande problema.

Lavoro
Le carenze di competenze potrebbero essere un problema in futuro? (Notizie.com)

Se si va più nello specifico le competenze tecnologiche come la IA, cybersecurity e big data registreranno una crescita, ma attenzione alcuni aspetti degli umani rimarranno di fondamentale importanza, fra questi troviamo: la resilienza, l’agilità, la flessibilità e il pensiero creativo. Ci saranno settori che avranno una maggiore richiesta e fra questi troviamo quelli dell’assistenza e dell’istruzione. Un calo si avrà, però, per i designer grafici.

Sappiamo che IA generativa sta stravolgendo i settori e i mercati di lavoro, tutto questo potrebbe portare a danni, dunque, preme come ha dichiarato Till Leopold responsabile del settore Lavoro, salari e creazioni di posti di lavoro del World Economic Forum “che le imprese e i governi lavorino insieme, investire nelle competenze e costruire una forza lavoro globale equa e resiliente”. Il 63% dei datori di lavoro sottolinea che non ci siano le competenze giuste.

Per intenderci nel rapporto si può leggere che in gruppo di 100 persone 59 necessitano di riqualificazione e aggiornamento, ma attenzione questo deve avvenire entro il 2030. Chi non lo riceve rischia di ritrovarsi disoccupato. Molti datori di lavoro stanno cercando, invece, di utilizzare la tecnologia. Il 41%, invece, avrebbe voglia di ridurre la forza lavoro, così facendo si potrebbe ridurre il costo umano e dare spazio alla tecnologia. Alcuni lavori rischierebbero di essere messi a dura prova.

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