Treni: dopo il chiodo, il pantografo che blocca l’Italia. Matteo Salvini sulla graticola, il Codacons: “Subito i risarcimenti”

Un treno in partenza questa mattina da Milano avrebbe causato non meglio precisato danno alla linea aerea a causa del suo pantografo.

Ne è scaturita una nuova giornata di passione per tutti i viaggiatori italiani. I problemi alla circolazione ferroviaria hanno causato forti ritardi e cancellazioni di treni, e relativi disagi ai passeggeri. Disagi a cascata da Milano a Torino, da Venezia a Bologna fino a Roma. A monitorale la situazione, con i relativi accertamenti tecnici, la polizia ferroviaria.

Matteo Salvini treni
Treni, dopo il “chiodo” ora una linea elettrica blocca l’Italia: Matteo Salvini sulla graticola. Codacons: “Subito i risarcimenti” (ANSA FOTO) – Notizie.com

A danneggiare i cavi che alimentano i treni sarebbe stato accidentalmente il pantografo di un treno Italo, danno poi completato da un altro convoglio. Si tratta del dispositivo che trae corrente elettrica da una linea aerea di contatto. È montato sul tetto dei veicoli ferroviari su un telaio isolato e collegato a dispositivi di protezione.

Il guasto alla linea elettrica ha provocato ritardi fino a 140 minuti alla stazione Termini di Roma, ma non solo. A Bologna i treni, soprattutto quelli dell’alta velocità provenienti da nord, hanno accumulato pesantissimi ritardi, fino a 170 minuti. Tanti i viaggiatori in attesa che hanno cercato informazioni in attesa di capire il destino del loro convoglio. Alla stazione di Porta Nuova a Torino i ritardi hanno raggiunto i 90 minuti.

Sul tabellone delle partenze della stazione centrale di Milano si sono contati 15 treni in ritardo tra i 10 ed i 120 minuti, 4 cancellati. All’ingresso della stazione si è snodata una lunga fila per l’assistenza clienti di Trenitalia. Tra i treni cancellati in partenza quelli per Verona, Bozzolo e Reggio Calabria. 3 ore di ritardo per un Frecciarossa diretto a Napoli Centrale delle 7 e 30 e rimasto fermo in cima al tabellone.

I viaggiatori: “Fortunati se il treno non è stato cancellato”

Dopo molte ore nel nodo di Milano la circolazione ferroviaria si è ripresa con collegamenti da e per Venezia e Genova. Sono ancora in corso le verifiche tecniche alla linea elettrica per i collegamenti da e per Bologna. “Sono arrabbiatissima. – ha detto una studentessa universitaria fuorisede – Ma si può dire a un viaggiatore bloccato che è fortunato perché il treno ritarderà tantissimo ma non sarà cancellato?”.

Finalmente potevo fare un fine settimana a casa – ha raccontato – perché durante le feste non sono potuta tornare, e mi trovo bloccata. E in biglietteria mi hanno detto che sono fortunata, perché il mio treno per la Puglia farà tantissimo ritardo ma non dovrebbe essere cancellato. Ma si può?”. “Sono due giorni che viaggio – ha dichiarato un commerciante straniero – e questo è l’unico Paese in cui mi sono bloccato”.

Il Codacons: “Rimborsi e bonus previsti dall’attuale normativa”

Secondo il Codacons “le società ferroviarie devono attivarsi per riconoscere a tutti i passeggeri coinvolti nel caos odierno non solo rimborsi e bonus previsti dall’attuale normativa, ma anche un risarcimento proporzionato al disagio subito”. A finire sulla graticola politica il vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. “I treni da Milano sono bloccati per un guasto e hanno più di un’ora di ritardo. – ha detto Matteo Renzi, fondatore di Italia Viva – Si vede che Salvini è rientrato a tempo pieno al Ministero. Il nostro incontro di oggi, allora, inizia alle 12 e non alle 11”.

Treni Milano
Il Codacons: “Rimborsi e bonus previsti dall’attuale normativa” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Bisogna ricordare che appena ieri, venerdì 10 gennaio, per le criticità nel settore dei trasporti, i sindacati avevano scioperato recando moltissimi disagi su tutte le linee. “Il Ministro dei Trasporti Salvini forse si è perso con lo sguardo per aria, alla ricerca dei satelliti di Elon Musk da sponsorizzare. – ha scritto sui social il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte – Dovrebbe invece avere lo sguardo ben saldo sulle nostre stazioni ferroviarie: oggi un’altra giornata nera di ritardi dei treni nell’indifferenza più totale”.

Nei primi giorni dell’ottobre scorso, per ammissione dello stesso Salvini che aveva parlato di “un chiodo piantato male“, si sono registrati i medesimi disagi di oggi lungo le linee ferroviarie italiane. In quel caso, nel corso di un intervento di manutenzione nei pressi del nodo di Roma, un chiodo avrebbe colpito un cavo, danneggiandolo e causando l’interruzione dell’alimentazione.

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