Nella lunghissima lista di ordini esecutivi che il neo presidente Donald Trump sta firmando in queste ore, anche quelli riguardanti la declassificazione di documenti governativi.
In particolare, il tycoon ha ordinato la pubblicazione di migliaia di atti concernenti le uccisioni del presidente John F. Kennedy, del senatore Robert F. Kennedy e di Martin Luther King Jr.
“Tutto sarà rivelato”, ha detto Trump. L’omicidio del presidente Kennedy nel 1963 ha alimentato teorie cospirative per decenni. Il repubblicano aveva promesso durante la sua lunga campagna elettorale di rendere pubblici gli documenti ancora classificati sull’assassinio del presidente Kennedy a Dallas. Trump ci aveva già provato nel corso del suo primo mandato, ma aveva poi ceduto agli appelli delle agenzie Cia ed Fbi di mantenere il segreto.
Robert F. Kennedy Jr., figlio e nipote dei due politici uccisi
Bisogna ricordare che Robert F. Kennedy Jr. è stato nominato da Trump nuovo segretario alla Salute. Si tratta del nipote del presidente ucciso a Dallas e del figlio di Robert, assassinato nel 1968 mentre lavorava alla sua nomination presidenziale per i democratici. Robert F. Kennedy Jr. ha sempre affermato di non essere convinto che un solo uomo armato fosse responsabile dell’assassinio dello zio.
Trump ha quindi ordinato di rilasciare i documenti entro 15 giorni per John F. Kennedy, ed entro 45 giorni per gli altri due casi. La penna che ha utilizzato per firmare il documento sarà consegnata a Robert F. Kennedy Jr. Non è chiaro se nei fascicoli ci siano rivelazioni importanti. Kennedy è stato colpito a morte nel centro di Dallas il 22 novembre 1963, mentre un corteo passava davanti all’edificio del Texas School Book Depository.
Gli omicidi nel 1968
Lì, al sesto piano con una postazione da cecchino, si era posizionato l’assassino 24enne Lee Harvey Oswald. Due giorni dopo l’omicidio, il piccolo gangster Jack Ruby ha ucciso Oswald durante il trasferimento in prigione. Nei primi anni ’90, il governo ha ordinato che tutti i documenti relativi all’assassinio fossero conservati in un’unica raccolta presso la National Archives and Records Administration. Diversi file sono stati pubblicati nel corso della presidenza di Joe Biden.
Martin Luther King e Kennedy sono stati assassinati a distanza di due mesi l’uno dall’altro nel 1968. King era fuori da un motel a Memphis, in Tennessee, il 4 aprile 1968, quando è stato ucciso. Il leader dei diritti civili era in città per sostenere gli operai netturbini in sciopero. James Earl Ray si è dichiarato colpevole di aver assassinato King. In seguito, però, ha ritrattato e si è dichiarato innocente fino alla morte. Robert F. Kennedy, allora senatore di New York, è morto il 5 giugno 1968, all’Ambassador Hotel di Los Angeles, pochi istanti dopo aver pronunciato il suo discorso per la vittoria alle primarie presidenziali democratiche in California. Il suo assassino, Sirhan Sirhan, è stato condannato per omicidio di primo grado e sta scontando l’ergastolo.