Agenti Ai, la rivoluzione del 2025: cosa sono e come agiscono in assoluta autonomia, i rischi sono imprevedibili

Gli Agenti Ai segnano la rivoluzione del 2025 con un punto di svolta per lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. In un’epoca che viene definita per questo agentica.

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Agenti AI, la rivoluzione del 2025: cosa sono e come agiscono, ma i rischi sono imprevedibili (Notizie.com)

Sono numerosi gli interrogativi che possono essere sollevati dal punto di vista etico, sociale e normativo, con un dibattito aperto dalle più importanti aziende del pianeta. L’obiettivo è quello di bilanciare innovazione tecnologica e sostenibilità per permettere che il futuro sia inclusivo e rispettoso dei diritti fondamentali.

Non si tratta di semplici strumenti tecnologici, ma delle vere e proprie entità operative che siano capaci di andare ad analizzare l’ambiente, prendendo dei dati da elaborare per agire in totale autonomia. Proprio l’autonomia è il rischio che preoccupa e che fa pensare a un mondo in cui la tecnologia vada a superare gli umani.

Ma cos’è un Agente Ai? Si tratta di un sistema che combina intelligenza artificiale, machine learning e reti neurali per operare in modo orientato su alcuni obiettivi precedentemente stabiliti. Attraverso l’apprendimento continuo, inoltre, questi agenti possono migliorare le loro prestazioni periodicamente e riuscire a raggiungere obiettivi precisi. Diventa interessante approfondire quelle che sono le caratteristiche distintive di ogni Agente Ai.

Agenti AI, le caratteristiche e lo sviluppo

Gli Agenti AI hanno alcune caratteristiche predominanti e che si trovano al centro del loro complesso funzionamento. Tra questi c’è da considerare, come già evidenziato, l’autonomia che è la capacità di operare di andare a operare senza una supervisione diretta, prendendo delle decisioni.

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Agenti AI, le caratteristiche e lo sviluppo (Notizie.com)

Si passa poi all’adattabilità con un’evoluzione specifica del comportamento in risposta a quelli che sono i cambiamenti dell’ambiente. Senza dimenticare la collaboratività e cioè l’interazione efficace con altri sistemi e con gli stessi esseri umani.

Si passa poi a un’efficienza obiettiva che è l’ottimizzazione delle risorse per raggiungere scopi che sono prefissati con un impatto che sia decisamente significativo sulla produttività. Gli Agenti AI sono stati pensati per risolvere problemi complessi, ma sarà decisamente importante capire quale sarà l’impatto globale e sulle conseguenze che rischiano di creare delle problematiche specifiche che potrebbero sfuggire dal controllo. Paure dimostrate dallo stesso inventore dell’AI nel recente passato.

Insomma si prevede un 2025 che sia l’anno dell’incremento dell’intelligenza artificiale pronta a diventare una parte attiva nella nostra vita. Questo da una parte esalta numerose percezioni, mentre dall’altro crea una certa preoccupazione che la situazione stia diventando più grande di quello che è il nostro controllo. Vedremo se arriveranno delle contromosse che possano creare un controllo su una situazione che presenta anche i suoi lati bui.

Le dichiarazioni degli esperti

Su argomenti delicati come questi si sono soffermati esperti del mondo tecnologico, tra cui uno dei numeri uno e cioè il CEO di Google e Alphabet, Sundar Pichai:L’informazione è al centro del progresso umano. Ecco perché ci siamo concentrati, per oltre 26 anni, sulla nostra missione di organizzare le informazioni del mondo e renderle accessibili per tutti. Ed è per questo che continuiamo a spingere i confini dell’intelligenza artificiale per organizzare tali informazioni in ogni input e renderle accessibili tramite qualsiasi output, in modo che possano essere davvero utili“.

Impressionanti sono i progressi espressi da Demis Hassabis, CEO di Google DeepMind, che ha specificato: “Nel corso dell’ultimo anno abbiamo continuato a fare progressi incredibili per quanto riguarda l’intelligenza artificiale. Oggi, stiamo rilasciando il primo modello della famiglia di modelli Gemini 2.0: una versione sperimentale di Gemini 2.0 Flash. È il nostro modello di punta con bassa latenza e prestazioni migliorate all’avanguardia della nostra tecnologia, su larga scala”.

Un progresso dunque che ci permetterà di raggiungere dei risultati impossibili anche solo da pensare fino a qualche anno fa.

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