Caso Almasri: attacco frontale al procuratore Lo Voi, alla Germania e alla Cpi. Il caso ha paralizzato la politica italiana 

L’attacco è frontale da parte del governo nei confronti del procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi e anche contro la Corte penale internazionale e la Germania.

Sullo sfondo il generale libico Almasri, in primo piano la premier Giorgia Meloni e il procuratore Francesco Lo Voi
Caso Almasri: attacco frontale al procuratore Lo Voi, alla Germania e alla Cpi. Il caso ha paralizzato la politica italiana (Ansa Foto) – notizie.com

La linea di Palazzo Chigi è chiara dopo l’avviso di procedimento inviato in seguito alla denuncia dell’avvocato Luigi Li Gotti alla premier Giorgia Meloni e ai ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

A difenderli sarà l’avvocata Giulia Bongiorno, anche senatrice della Lega, ex ministra, presidente della commissione Giustizia al Senato e difensore del vicepremier Matteo Salvini nel processo Open Arms a Palermo. Processo in cui, ricordiamolo, proprio Francesco Lo Voi sosteneva l’accusa prima del trasferimento a Roma.

Lavori bloccati in Parlamento fino a martedì

Il caso Almasri ha letteralmente paralizzato la politica italiana. Le opposizioni hanno bloccato i lavori in Parlamento fino al prossimo martedì, quando le conferenze dei capigruppo di Camera e Senato decideranno se ripartire. Il motivo è noto. Una forma di protesta dei gruppi di minoranza dopo che è saltata l’informativa dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi sul caso Almasri.

La comunicazione è arrivata con una lettera ai presidenti delle Camere. Non sarebbe stato “possibile rendere le informative previste”, “a seguito dell’informazione di garanzia ricevuta, in ossequio alla procedura e nel rispetto del segreto istruttorio”. Con la sospensione dei lavori è saltata anche la seduta comune per l’elezione dei giudici costituzionali. La Consulta quindi, continuerà a lavorare con undici componenti, il minimo legale previsto perché sia legittimata.

Le opposizioni sono infuriate ed hanno accusato il governo di scappare umiliando il Parlamento. E ora chiedono che sia la stessa premier Meloni a intervenire in Aula, spiegando la decisione di liberare il pericoloso generale libico Almasri, accusato dalla Corte penale dell’Aja di crimini contro l’umanità. Il governo dovrebbe parlare alle Camere la prossima settimana e nel frattempo i lavori in Parlamento sono fermi. “Qualcuno verrà”, a riferire in Aula, ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Lo scontro della maggioranza non è solo con le opposizioni, ma anche con la magistratura. Nelle ultime ore è finito nel mirino proprio Francesco Lo Voi. Da Fratelli d’Italia è partita una lista di comunicati all’indirizzo dei giornalisti in cui si parla di “vendetta giudiziaria” del giudice, dopo la decisione di Mantovano di togliergli il volo di Stato per rientrare a Palermo da Roma. Che Lo Voi usava per motivi di sicurezza.

Le indiscrezioni di stampa evidenziano quanto di fosco ci possa essere dietro le indagini che hanno colpito Giorgia Meloni e il suo governo”, ha tuonato Salvo Sallemi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia in Senato. “Occorre fare piena chiarezza su questo punto. Sarebbe imbarazzante scoprire che il procuratore è in contrasto con Palazzo Chigi, perché vuole utilizzare l’aereo di Stato il fine settimana per tornare a casa nella sua Sicilia”. Questo è solo uno dei commenti del partito della premier.

Meloni: “Se i giudici vogliono governare, si candidino”

La risposta di Meloni è arrivata in collegamento dall’evento La Ripartenza, organizzato da Nicola Porro a Milano. L’atto di Lo Voi, secondo la presidente del Consiglio, non è stato dovuto, ma “chiaramente voluto. Tutti sanno che le Procure in queste cose hanno la loro discrezionalità. Come del resto è dimostrato da numerosissime denunce che i cittadini hanno fatto contro le istituzioni. E sulle quali si è deciso di non procedere con l’iscrizione al registro degli indagati”. 

E ancora: “Il nostro impegno per difendere l’Italia proseguirà, come sempre, con determinazione e senza esitazioni”Per la premier, “alcuni giudici, pochi, vogliono decidere le politiche industriale, ambientale, dell’immigrazione, come riformare la giustizia. Vogliono governare loro. Ma c’è un problema – ha aggiunto Meloni – se io sbaglio gli italiani mi mandano a casa, se sbagliano nessuno può fare o dire niente. In nessun Paese al mondo le cose funzionano così, i contrappesi servono a questo”. 

Dunque, “se i giudici vogliono governare, si candidino alle elezioni e governano“. La vicenda, come anticipato, non riguarda solo la politica interna, ma anche la linea internazionale. Nel mirino del governo ci sono le tempistiche con le quali la Corte penale internazionale ha chiesto l’arresto di Almasri, dopo che era stato anche in altri Paesi europei.

La tesi è che la richiesta sia arrivata per mettere in difficoltà l’Italia. Sotto accusa è finita anche la Germania, “rea” di aver informato la Corte della partenza di Almasri verso l’Italia. “Se i sospetti che gli 007 tedeschi abbiano tramato contro l’Italia per bloccarne l’ascesa fossero confermati, sarebbe un fatto gravissimo”, ha dichiarato Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, chiedendo anche un chiarimento in Europa.

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