“È un momento storico che richiede un impegno continuo e una visione chiara per una difesa europea forte, coesa e capace di proteggere i nostri cittadini”.
A parlare è Alberico Gambino (Fratelli d’Italia – Ecr), eletto nelle scorse ore vicepresidente della nuova Commissione europea per la sicurezza e la difesa. Nel corso di questa legislatura il gruppo di lavoro ha goduto di un upgrade. Ciò, soprattutto a causa dei conflitti in corso in Europa e Medio Oriente.
“Si tratta di un incarico che comporta una grande responsabilità. Soprattutto in un periodo come quello attuale, segnato da sfide globali sempre più complesse. – ha spiegato Gambino in esclusiva per Notizie.com – L’Europa deve affrontare minacce sia interne sia esterne e il nostro compito è garantire che l’Unione sia pronta a rispondere con unità e determinazione”. Gli eurodeputati hanno eletto presidente Marie-Agnes Strack-Zimmermann (Renew Europe, Germania). Oltre a Gambino, i vicepresidenti sono Christophe Gomart (Ppe, Francia), Riho Terras (Ppe, Estonia) e Mihai Tudose (S&D, Romania).
Gambino in esclusiva a Notizie.com: “Come Europa non possiamo voltare le spalle a Kiev”
Nella sua dichiarazione di inizio mandato, Strack-Zimmermann ha sottolineato il pieno sostegno all’Ucraina nella guerra di aggressione cominciata dalla Russia nel 2022. “Il popolo ucraino sta combattendo per la propria libertà, la propria democrazia e per l’integrità territoriale, e come Europa non possiamo voltare le spalle. – ha detto il vicepresidente della Commissione – Tuttavia, il nostro obiettivo deve essere la pace, giusta e duratura. Questo significa continuare a sostenere Kiev con gli aiuti necessari, ma, al contempo, intensificare gli sforzi diplomatici per cercare una soluzione politica al conflitto, sostenendo ogni iniziativa che possa portare al tavolo delle trattative e porre fine alle sofferenze di milioni di persone”.
Il 13 gennaio scorso il segretario generale della Nato Mark Rutte si è recato in visita al Parlamento europeo. In quella occasione ha discusso con i deputati della situazione della sicurezza in Europa e nel mondo, nonché della difesa e della cooperazione Ue-Nato. “Ora siamo al sicuro, tra 5 anni potremmo non esserlo più”, aveva specificato Rutte. Sul tavolo anche la necessità di investire di più in capacità e risorse di difesa. Il neo presidente Usa Donald Trump ha infatti richiamato più volte gli Stati membri dell’Alleanza atlantica al rispetto degli obblighi di spesa.
“La cooperazione con la Nato – ha continuato Alberico Gambino – rimane una priorità assoluta per la nostra sicurezza. Come europei dobbiamo rafforzare il nostro impegno per garantire che l’Alleanza continui a svolgere il suo ruolo cruciale nel contesto della sicurezza globale. La visita del segretario Rutte ha messo in evidenza l’importanza di questa collaborazione. È altrettanto importante sottolineare che la sicurezza necessita che l’Europa sviluppi una capacità difensiva più solida e coordinata.
“È fondamentale essere ambiziosi e pragmatici. Mi auguro che la Commissione difesa possa esplorare nuove soluzioni che possano rafforzare la nostra difesa. Un passo decisivo potrebbe essere quello di svincolare gli investimenti pubblici nel settore della difesa dal Patto di Stabilità, permettendo così agli Stati membri di investire in sicurezza senza essere ostacolati da regole di bilancio troppo rigide”.
Rispondere con una difesa più integrata
In queste ore il Parlamento europeo ha esortato l’Ue a rafforzare e potenziare la propria capacità di difesa. Nella risoluzione gli eurodeputati hanno giudicato insufficienti gli investimenti. Insistendo sulla necessità “di un approccio europeo veramente comune, di politiche e di sforzi congiunti nell’area della difesa”. L’obiettivo è dunque un vero e proprio cambio di paradigma.
“Le minacce non sono mai state così evidenti, e l’Unione europea deve rispondere prontamente per proteggere i suoi cittadini e i suoi interessi. – ha concluso Gambino – Le recenti azioni della Russia, le incertezze geopolitiche in Africa e Medio Oriente, le tensioni nell’Indo-Pacifico e la crescente instabilità globale sono segnali chiari di minacce imminenti. Dobbiamo rispondere con una difesa più integrata, puntando ad una maggiore interoperabilità tra le forze armate degli Stati membri, e investendo in tecnologie avanzate. Il mio augurio è che la Commissione Difesa, ora commissione parlamentare a pieno titolo, possa diventare una importante piattaforma di confronto e dare il suo contributo al rafforzamento di questa capacità così come ad incentivare il confronto e la cooperazione con gli alleati internazionali”.