Il mondo è a 89 secondi dall’apocalisse, Susi Snyder (Ican): “L’Italia smetta di addestrare piloti e rispedisca al mittente le bombe nucleari Usa”

“L’addestramento dei piloti italiani per controllare le armi nucleari statunitensi è una prova della violazione del Trattato di non proliferazione nucleare”.

Susi Snyder, l'Orologio dell'apocalisse
Il mondo è a 89 secondi dall’apocalisse, Susi Snyder (Ican): “L’Italia rispedisca al mittente le bombe nucleari Usa” (BULLETIN OF THE ATOMIC SCIENTISTS FOTO/TWITTER FOTO) – Notizie.com

A parlare, in esclusiva per Notizie.com, è Susy Snyder, coordinatrice del programma Ican (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons). L’organizzazione no-profit per il bando delle armi nucleari è stata fondata a Melbourne nel 2007. Ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 2017.

Con l’Ican abbiamo ricostruito le tappe che hanno portato il Bulletin of the Atomic Scientists, un gruppo di scienziati fondato nel 1945 da Albert Einstein e Robert Oppenheimer, a spostare quest’anno il cosiddetto Orologio dell’apocalisse (Doomsday clock) a 89 secondi dalla mezzanotte. Dal 1947, anno in cui l’Orologio è stato ideato, il mondo non è mai stato così vicino alla catastrofe.

Snyder in esclusiva a Notizie.com: “Fermare lo sviluppo di nuove armi nucleari”

Secondo gli scienziati, insomma, il rischio nucleare incombe sull’umanità. La guerra in Ucraina potrebbe comportare “decisioni avventate, incidenti o errori di calcolo”. Il conflitto in Medio Oriente, invece, rischia di allargarsi senza molti preavvisi. Non solo. I Paesi che possiedono armi nucleari stanno aumentando le dimensioni dei propri arsenali, investendo centinaia di miliardi di dollari in armi che possono distruggere l’intera civiltà.

Ci sono diversi percorsi che i Paesi potrebbero intraprendere per il disarmo. – ha spiegato Susi Snyder – Una buona mossa sarebbe quella di fermare lo sviluppo di nuove armi nucleari e il potenziamento quantitativo e qualitativo degli arsenali. Potrebbero anche adottare altre misure. Tra cui fornire inventari del tipo e delle quantità dei loro arsenali nucleari, nonché informazioni sulla produzione dei materiali”.

Orologio dell'apocalisse
Snyder in esclusiva a Notizie.com: “Fermare lo sviluppo di nuove armi nucleari” (BULLETIN OF THE ATOMIC SCIENTISTS FOTO) – Notizie.com

Secondo la coordinatrice Ican gli Stati potrebbero concordare che, poiché la minaccia nucleari è molto grave e avrebbe un impatto su così tanti Paesi oltre a loro stessi, sarebbe nell’interesse della maggior parte delle nazioni la riduzione e l’eliminazione negoziale di tutti gli arsenali. Il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (Tpnw) fornisce il quadro entro cui muoversi.

Il Doomsday clock indica anche il cambiamento climatico e l’Intelligenza artificiale come minacce esistenziali. Qual è il collegamento tra questi fattori e il rischio nucleare? “Il cambiamento climatico è citato come un fattore di aumento dei conflitti, delle migrazioni forzate e di ulteriori tensioni geopolitiche. – ha continuato Snyder – È una minaccia preminente e amplifica altri rischi. L’infrastruttura delle armi nucleari è anche suscettibile a inondazioni improvvise, incendi boschivi e calore estremo. L’Ia rischia poi di rendere i tempi decisionali ancora più rapidi di quanto non siano già. O di automatizzare ulteriormente i sistemi nucleari. Ad esempio posizionando le armi su sistemi senza equipaggio o creando reti di sensori per reagire con armi nucleari”.

L’Italia detiene armi nucleari Usa sul proprio territorio

Secondo un rapporto diffuso lo scorso anno dall’Ican, nel 2023 i 9 Paesi dotati di armi nucleari (Cina, Francia, India, Israele, Corea del Nord, Pakistan, Russia, Regno Unito e Usa) hanno speso complessivamente oltre 91 miliardi di dollari per ampliare o manutenere i propri armamenti. Rispetto al 2022, la spesa è aumentata di oltre 10 miliardi di dollari.

La maggioranza mondiale ha respinto completamente le armi nucleari ed ha sviluppato sistemi per prevenire la loro diffusione. – ha affermato la rappresentante dell’Ican – Solo una piccola minoranza di Stati (perlopiù europei) continua ad attribuire valore alle armi nucleari. Le continue pressioni esercitate dagli Stati non nucleari e dai cittadini spostano il peso politico sui Paesi che supportano invece le armi nucleari. Aumentando i costi reputazionali e diplomatici derivanti dal loro possesso. Parte di questo sforzo è l’attenzione sulle conseguenze a cascata sull’uso di armi nucleari. Nessuno è al sicuro se vengono utilizzate per incidente, errore di calcolo o intenzionalmente”.

Nell’ultimo dossier Ican è ben specificato anche il ruolo dell’Italia. Il nostro Paese detiene, in qualità di membro Nato, detiene armi nucleari Usa sul proprio territorio. Nel dettaglio, all’Aeronautica militare sono state assegnate 35 bombe B61 che si trovano nelle basi di Aviano e Ghedi. Le bombe B61 sono ordigni all’idrogeno di fabbricazione, appunto, statunitense. Altre 4 nazioni “ospitano” armi nucleari Usa oltre all’Italia: Turchia, Belgio, Germania ed Olanda.

“L’assistenza alla produzione di armi nucleari da parte di Leonardo è problematica”

L’Italia è un membro del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp) ma non ha (ancora) aderito al Trattato per la proibizione delle armi nucleari (Tpnw). – ha concluso SnyderL’addestramento dei piloti italiani per controllare le armi nucleari statunitensi viola il Tnp. E l’assistenza alla produzione di armi nucleari da parte di Leonardo è problematica. Ed è problematica anche per la stessa azienda, poiché significa che Leonardo viene esclusa da molti investitori a causa di contratti relativamente piccoli relativi alle armi nucleari”.

Scienziati dell'Orologio dell'apocalisse
“L’assistenza alla produzione di armi nucleari da parte di Leonardo è problematica” (BULLETIN OF THE ATOMIC SCIENTISTS FOTO) – Notizie.com

In definitiva “l’Italia dovrebbe rispedire le bombe nucleari statunitensi da dove sono venute. E non dovrebbe pagare per far certificare i jet da combattimento in grado di sganciare quelle bombe. L’Italia può anche impegnarsi di più nella diplomazia internazionale del disarmo, anche guardando al prossimo incontro negli Stati membri del Tpnw previsto il mese prossimo”.

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