Video, testimonianze e ora l’autopsia: gli ultimi istanti di vita della tredicenne Aurora Tila prima di cadere giù dal balcone

La morte di Aurora Tila non è compatibile con un suicidio. La ragazzina di 13 anni potrebbe essere stata spinta dal terrazzino del palazzo dove abitava, in via IV novembre a Piacenza. E morta, dopo un volo di sette metri.

Aurora Tila, 13 anni, morta cadendo giù dal balcone
Video, testimonianze e ora l’autopsia: gli ultimi istanti di vita della tredicenne Aurora Tila prima di cadere giù dal balcone (Foto Social) – notizie.com

L’ipotesi è stata avanzata dal medico legale Giovanni Cecchetto dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Pavia, nelle conclusioni dell’autopsia che era stata disposta dopo la sua morte il 25 ottobre. Secondo il quotidiano Libertà, gli esiti avrebbero evidenziato che le lesioni nella parte posteriore del cranio della tredicenne potrebbero essere riconducibili a una caduta all’indietro, forse in seguito a una spinta. E che quindi, non si sia spinta in avanti come invece farebbe presupporre l’intenzione di un suicidio.

L’autopsia quindi potrebbe avvalorare la tesi del Tribunale per i minorenni, che ha ordinato l’arresto dell’ex fidanzato quindicenne di Aurora con l’accusa di omicidio volontario e che attualmente si trova in carcere. Il giovane in un primo momento aveva raccontato agli investigatori che Aurora era caduta da sola. Era stato prima indagato a piede libero, poi arrestato in esecuzione di un provvedimento d’urgenza emesso dalla Procura per i Minorenni di Bologna mentre era in corso l’autopsia.

Dalle analisi al corpo della vittima sono emerse numerose fratture tutte riconducibili a una caduta dall’alto, ma a causarne la morte sarebbero state quelle alla testa. L’autopsia si è concentrata anche sulle lesioni riscontrate sulle mani di Aurora Tila, in particolare sulle nocche.

Le ferite sulle nocche che incastrerebbero l’ex di Aurora Tila

Nel corso delle indagini che proseguono tutt’ora, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Piacenza hanno raccolto le testimonianze di tre persone che avrebbero visto e sentito quello che è accaduto tra la tredicenne e il suo ex sul terrazzo della casa dove lei viveva con la madre.

Dal loro racconto è emerso che avrebbero visto Aurora aggrappata alla ringhiera mentre il ragazzo le colpiva le mani a pugni per farla cadere. Proprio questo dettaglio ha convinto i militari dell’Arma sulle presunte responsabilità del quindicenne.

Palloncini bianchi lasciati sotto casa di Aurora Tila dopo la sua morte
Le ferite sulle nocche che incastrerebbero l’ex di Aurora Tila (Ansa Foto) – notizie.com

La famiglia e gli amici della ragazzina fin dal primo momento hanno raccontato della loro preoccupazione per la storia di Aurora con l’ex. E tra le prove raccolte ci sono anche i messaggi nei quali la giovane vittima aveva confidato alle amiche e alla sorella i comportamenti possessivi e violenti del quindicenne.

La sorella sui social aveva accusato l’ex del suo comportamento, postando anche le chat nelle quali la vittima si sfogava. La madre di Aurora aveva raccontato che la tredicenne si era rivolta ai servizi sociali, anche se il Comune di Piacenza ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna segnalazione.

A carico del quindicenne indagato, anche un video che testimoniava la sua presenza di notte nelle vicinanze del palazzo dove Aurora abitava, pochi giorni prima del giorno della sua morte. In un altro invece, il quindicenne insultava, strattonava e picchiava la giovane alla fermata di un bus.

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