“Un vecchio amico te lo dice con il cuore, sei infame e non vali più niente, te lo dico con i sentimenti. Si nu pentito, ci hai traditi”.
Cantava così qualche anno fa Daniele De Martino, al secolo Agostino Galluzzo di 30 anni. L’artista neomelodico palermitano è stato colpito questa mattina da un blitz della guardia di finanza. Le fiamme gialle gli hanno sequestrato oltre 220mila euro.
De Martino, infatti, era completamente sconosciuto al fisco. Nei suoi confronti i militari del comando provinciale di Palermo, guidati dal tenente colonnello Danilo Persano, hanno eseguito un’ordinanza. Il provvedimento ha comportato un sequestro di beni fino alla concorrenza di oltre 220mila euro nei confronti dell’artista. Le Entrate non avevano notizie di lui. E faceva parte di un nucleo familiare percettore di reddito di cittadinanza.
De Martino pubblicizzava attraverso i propri profili social centinaia di concerti e feste private
Il cantante non è nuovo alle cronache. Divenuto noto nel 2018, poco tempo dopo si è parlato di lui per la canzone intitolata Si nu pentito. Nell’agosto scorso la Questura di Agrigento ha bloccato alcuni suoi concerti per accertamenti. Diversi suoi testi, infatti, risultavano contenere riferimenti ai cosiddetti pentiti. Ovvero i collaboratori di giustizia grazie ai quali forze dell’ordine e Procure riescono a scardinare le organizzazioni criminali.
Nel 2021, invece, la Questura di Palermo in un’informativa lo avrebbe indicato come vicino ad ambienti legati a Cosa Nostra. Tanto che gli era stato vietato di accompagnarsi a soggetti socialmente pericolosi. De Martino pubblicizzava attraverso i propri profili social centinaia di concerti e feste private con le sue performance, palesando una professionalità e abitudinarietà nelle prestazioni senza tuttavia aver mai aperto una partita iva.
Era inoltre molto attivo su siti ed app di settore ove nel tempo aveva caricato diversi album e video musicali. Tra le sue canzoni presenti su Spotify, però, la canzone Si nu pentito non è più disponibile. Proprio i profili social sono stati utili alle fiamme gialle per la ricostruzione dei compensi percepiti quantificati in quasi 850 mila euro in 6 anni di attività. Inoltre per le annualità 2018, 2019 e 2021, stante l’entità del giro di affari realizzato, l’artista si sarebbe reso responsabile del reato di omessa dichiarazione dei redditi.
In famiglia sussidi per 40mila euro
I finanzieri hanno anche approfondito la posizione del nucleo familiare di Daniele De Martino constatando che il padre aveva percepito il reddito di cittadinanza dal 2019 al 2022 beneficiando di sussidi per quasi 40mila euro. L’uomo aveva inserito in sede di domanda di accesso al beneficio anche il figlio indicandolo quale “disoccupato”. Per questa circostanza anch’egli è stato segnalato all’autorità giudiziaria palermitana, la quale ha disposto anche nei suoi confronti il sequestro per equivalente dei sussidi illecitamente percepiti.
Nel corso delle perquisizioni locali e personali, eseguite tra le province di Palermo e Napoli, sono stati sequestrati Rolex, preziosi e denaro contante. “L’operazione svolta – si legge in una nota della guardia di finanza – rientra tra i compiti istituzionali propri del Corpo quale polizia economico-finanziaria costantemente impegnata nella lotta all’evasione fiscale, nella tutela della spesa pubblica nazionale e volta all’individuazione ed al contrasto delle condotte illecite contraddistinte da un forte disvalore sociale”.