Aula semivuota e nessuna replica alle durissime accuse delle opposizioni, almeno per il momento. Una cosa sarebbe apparsa chiara: la Ministra del Turismo Daniela Santanchè resta al suo posto.
È durata circa un’ora la discussione, iniziata alle 14, sulla mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle alla Ministra. Santanchè, presente, si è seduta tra i banchi riservati al governo. Accanto a lei il Ministro della Protezione civile Nello Musumeci e quello dei Rapporti col Parlamento Luca Ciriani.
Bisogna ricordare che Santanchè è indagata per truffa ai danni dell’Inps nell’inchiesta Visibilia. Nell’ambito di un altro filone d’indagine la Ministra, che è anche senatrice di Fratelli d’Italia, è già stata rinviata a giudizio per false comunicazioni sociali. Il processo inizierà il 20 marzo alle 9 e 30 nell’aula 2 del Tribunale di Milano. Le opposizioni da giorni chiedono a gran voce le sue dimissioni. Come già accennato, la Camera dei Deputati era deserta alle 14, quando è iniziata la discussione. Lega e Forza Italia praticamente non pervenute.
“L’arroganza del potere vi allontana ogni giorno di più dal Paese reale. – ha detto il capogruppo di Avs nella commissione Affari costituzionali della Camera Filiberto Zaratti – Ke dimissioni di un ministro come Santanchè, accusata di truffa ai danni dello Stato, sono una necessità, perché la dignità di un Paese coincide con la dignità di un Ministro”. Santanchè, appena si è concluso l’ultimo intervento, si è alzata dai banchi del governo e ha lasciato l’emiciclo.
Donzelli (FdI): “Riflessione fatta, è andata avanti”
La Ministra non ha replicato, la sua risposta è slittata alla seduta successiva, quando si voterà la mozione. Il voto è previsto infatti per martedì 11 febbraio. “Non trovo nulla di scandaloso – ha spiegato Musumeci – nell’assenza dei colleghi di Lega e Forza Italia e anche del mio partito, perché si sapeva che non si interveniva e non si votava oggi. Daniela è una cocciuta, una tosta, mi auguro davvero che possa dimostrare la sua estraneità ai fatti che le vengono contestati“.
Tra i leader della maggioranza Matteo Salvini, da Milano, ha detto: “Uno è colpevole, se è condannato in tre gradi di giudizio. Non vedo perché uno si debba dimettere per un avviso di garanzia o per un rinvio a giudizio“. A chiarire la posizione di FdI è stato invece il deputato Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione del partito. “Il Ministro Santanché, come Ministro, ha lavorato benissimo. – ha detto Donzelli – Tutte le categorie del settore lo riconoscono, anche quelle che non ci hanno votato. Su questa vicenda la riflessione che Daniela Santanché aveva detto che avrebbe fatto, a quanto pare, ha fatto e quindi è andata avanti“.
