“Last warning” di Donald Trump ad Hamas: “Subito gli ostaggi o per voi è finita”. Primi contatti con i terroristi dal 1997

Last warning. Ovvero, ultimo avvertimento. Ad “emetterlo” nei confronti del gruppo militante palestinese Hamas, in guerra con Israele dopo le stragi del 7 ottobre 2023, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Donald Trump e Hamas
“Last warning” di Donald Trump ad Hamas: “Subito gli ostaggi o per voi è finita”. Primi contatti con i terroristi dal 1997 (ANSA FOTO) – Notizie.com

Il “warning” riguarda il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani ancora trattenuti a Gaza. Il tycoon ha affidato il suo pensiero al suo social media Truth subito dopo aver otto ex ostaggi alla Casa bianca. Trump ha aggiunto di stare “inviando a Israele tutto ciò di cui ha bisogno per finire il lavoro“.

Dietro le dichiarazioni del presidente Usa c’è un colloquio avviato nelle scorse ore da Washington con Hamas. “Rilasciate tutti gli ostaggi adesso, non più tardi. E restituite immediatamente tutti i cadaveri delle persone che avete assassinato, o è finita per voi. – ha scritto Trump – Solo le persone malate e contorte conservano i corpi, e voi siete malati e contorti”. La conferma dei colloqui nella capitale del Qatar, Doha, è arrivata proprio mentre il cessate il fuoco tra Israele e Hamas è apparso legato ad un filo sottilissimo.

Si tratta peraltro di colloqui “storici”, i primi da quando il Dipartimento di Stato Usa ha bollato come organizzazione terroristica Hamas nel 1997. Intermediari egiziani e qatarioti avrebbero svolto il ruolo di mediatori con Hama sper gli Stati Uniti e Israele. Tel Aviv è stata consultata in merito all’impegno diretto con i funzionari di Hamas. Secondo i funzionari israeliani 24 ostaggi in vita, tra cui Edan Alexander, un cittadino americano, e i corpi di almeno altri 35 sono ancora detenuti a Gaza.

A portare avanti i colloqui è Adam Boehler, inviato speciale Usa, fondatore e ceo di Rubicon Founders, una società di investimenti sanitari. Trump, insomma, non avrebbe intenzione di dissuadere il premier Benjamin Netanyahu dal ritorno al conflitto sul campo. Ciò accadrebbe qualora Hamas non accettasse i termini di una nuova proposta di cessate il fuoco. Il nuovo piano richiederebbe ad Hamas di rilasciare metà dei suoi ostaggi rimanenti in cambio di un’estensione del cessate il fuoco e della promessa di negoziare una tregua duratura.

Il segretario di Stato Rubio: “Se Trump dice che farà qualcosa, la farà”

Israele non ha però menzionato il rilascio di altri prigionieri palestinesi. Il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha poi sottolineato che Trump “non dice queste cose che non pensa davvero. Come la gente sta scoprendo in tutto il mondo. Se dice che farà qualcosa, la farà. Quindi è meglio che lo prendano sul serio“. “Il presidente – ha continuato Rubio – è stanco di vedere ogni fine settimana questi video in cui vengono rilasciati ostaggi emaciati. E i corpi vengono riconsegnati a volte sono di altre persone. Ha perso la pazienza. È stato molto chiaro su questo punto fin dall’inizio”.

Donald Trump, presidente Usa
Il segretario di Stato Rubio: “Se Trump dice che farà qualcosa, la farà” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Dal canto suo Hamas si è detto pronto a rilasciare tutti gli ostaggi in una volta, a condizione che la guerra cessi. “Il movimento – ha specificato il portavoce di Hamas Hazem Qassem – ha proposto in tutti i suoi incontri con le varie parti che un accordo di scambio di ostaggi avrebbe portato alla fine completa della guerra nella Striscia di Gaza. Pertanto, nella seconda fase, in cui i colloqui dovevano iniziare, la richiesta fondamentale di Hamas era che l’occupazione si impegnasse a non tornare in guerra nella Striscia di Gaza”.

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