A partire da oggi, mercoledì 12 marzo 2025, sono entrati in vigore i dazi statunitensi del 25% su tutto l’acciaio e l’alluminio che entrano nel paese.
Una misura annunciata dal presidente Usa Donald Trump già il 10 febbraio scorso. Il tycoon era intenzionato a ripristinare la tariffa del 25% sull’acciaio proveniente dall’Unione europea. Previsto, inoltre, l’aumento della tariffa (già al 10%) sull’alluminio, che raggiunge anch’essa il 25%.
I provvedimento Usa soppiantano tutti gli accordi alternativi presi in questi anni, nonché tutte le eccezioni generali approvate. Il caso è stato affrontato in queste ore da Bernd Lange (S&D), presidente della Commissione per il commercio internazionale (Inta) del Parlamento europeo. “Un’altra settimana, un’altra dose di dolore tariffario autoinflitto dall’amministrazione Trump. – ha detto Lange – I dazi sono generalmente negativi, ma questi dazi sono particolarmente negativi”.
Secondo il presidente, i provvedimenti prendono di mira i partner commerciali degli Stati Uniti e sono stabiliti arbitrariamente, senza giustificazioni legali ed economiche. E, soprattutto, non affrontano la sovracapacità non di mercato. Che rappresenterebbe il problema principale con cui si confronta l’industria dell’acciaio e dell’alluminio oltre Atlantico.
Lange (S&D): “La scelta spetta agli Stati Uniti”
“La nostra relazione commerciale Ue – Usa era fiorente, sana, equilibrata, equa e sostenibile, – ha continuato Bernd Lange – ma non ci siamo mai fatti illusioni. Siamo uniti e pronti a rispondere con fermezza, equamente ed efficacemente. Il commercio è una competenza esclusiva dell’Unione e il Parlamento sostiene pienamente la Commissione nella sua risposta. Crediamo ancora che ci sia ampio spazio per un programma positivo”.
Secondo il presidente Inta l’Ue può definire standard globali, ampliare l’accesso al mercato per le aziende europee, affrontare la sovracapacità globale, decarbonizzare le industrie, affrontare le pratiche commerciali sleali e rinvigorire un sistema commerciale basato sulle regole. “La scelta spetta agli Stati Uniti: – ha concluso Lange – ed è tra ulteriore caos commerciale e maggiori opportunità commerciali. Qualunque sia la scelta, l’Ue è pronta“.
L’Ue e gli Stati Uniti hanno la più grande relazione bilaterale per il commercio
Le tariffe originarie statunitensi su acciaio e alluminio risalgono al 2018, quando gli Stati Uniti hanno adottato un aumento delle percentuali sulle importazioni di determinati prodotti in acciaio e alluminio (rispettivamente con tassi del 25% e del 10%) e con durata illimitata. A giugno 2018, l’Ue ha adottato misure di riequilibrio in risposta alle tariffe. A ottobre 2021, l’Unione europea e gli Stati Uniti hanno concordato di avviare discussioni su un accordo globale sull’acciaio e l’alluminio sostenibile. E di sospendere le controversie commerciali sull’acciaio e sull’alluminio.
L’Unione europea e gli Stati Uniti hanno la più grande relazione bilaterale di commercio e investimento e godono del rapporto economico più integrato al mondo. Il commercio Ue – Usa di beni e servizi ha raggiunto 1,6 trilioni di euro nel 2023. Ciò significa che ogni giorno, beni e servizi per un valore di 4,4 miliardi di euro attraversano l’Atlantico tra l’Europa e gli Usa.