Una nota arrivata dal Ministero della Giustizia e quantomeno “singolare” a detta dei magistrati. Il caso è ancora una volta lo sciopero del 27 febbraio contro la separazione delle carriere e più in generale la riforma della giustizia.
E il giallo riguarda una lettera arrivata alla presidenza della Corte d’Appello di Napoli, in cui si chiedeva di conoscere il contenuto dell’allegato ai verbali di rinvio dell’udienza. In particolare, gli uffici del Guardasigilli volevano sapere se nel comunicato veniva riportata la posizione dell’Anm sulla condanna nei confronti del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro.
Il caso è scoppiato dopo un articolo pubblicato da Il Tempo, nel quale era spiegato che un magistrato del distretto di Napoli avrebbe inserito in un decreto di rinvio dell’udienza, il comunicato stampa nel quale l’Associazione si esprimeva contraria alla separazione delle carriere facendo il caso Delmastro.
Una richiesta che i magistrati ritengono quantomeno singolare e fatta “senza che sia stata disposta un’ispezione ufficiale“. In un comunicato stampa, l’Anm ha espresso “forte preoccupazione” e parla di iniziativa tesa “a sindacare il diritto di ciascun magistrato ad aderire allo sciopero”.
Diritto quest’ultimo, regolamentato da un lato dalla legge sullo sciopero dei servizi pubblici essenziali. E dall’altro dal codice di autoregolamentazione dell’Associazione nazionale dei magistrati, che individua le modalità di esercitare lo sciopero. “La normativa prevede che i magistrati osservino il termine di preavviso e comunichino la motivazione dell’astensione proclamata”.
De Chiara (Anm): “Anche il comunicato su Delmastro era sulla nostra protesta”
A parlare è Marcello De Chiara, vicepresidente dell’Anm, contattato da Notizie.com. “L’Anm ha invitato i magistrati che aderivano allo sciopero ad allegare ai verbali di udienza un comunicato contenente le ragioni dell’astensione collettiva“. Poi la notizia che il Ministero ha inoltrato la richiesta al presidente della Corte di Appello di Napoli, “per sapere se fossero stati allegati al verbale di rinvio delle udienze, comunicati diversi da quello indicato dall’Associazione”. I magistrati dunque hanno deciso di segnalare “l’anomalia”.
Una nuova querelle tra magistrati e governo, quindi. Anche perché al centro dell’attenzione c’è la condanna a Delmastro. “In ogni caso anche il comunicato che riferiva della vicenda del sottosegretario alla Giustizia conteneva una critica alla riforma. Quindi anche se qualche magistrato avesse allegato per errore un’altra comunicazione, quella era comunque riferibile alle ragioni della nostra protesta”.
All’indomani della condanna nei confronti di Andrea Delmastro, proprio l’Anm aveva preso da esempio il suo caso per provare che anche senza la separazione delle carriere, i giudici sono imparziali e non soggiacciono alle richieste dei pm. “Potrebbe essersi trattato di un errore nell’allegare il comunicato – continua De Chiara a Notizie.com – ma l’iniziativa ministeriale è apparsa singolare rispetto a una forma di condotta lecita. I magistrati scioperano perché lo consente la legge. Non ci arroghiamo alcun diritto“.
Ai magistrati napoletani del Tribunale di Napoli Nord è arrivata la solidarietà della giunta centrale dell’Anm: “La singolare richiesta del Ministero di avere conoscenza del contenuto dei verbali di rinvio delle udienze per il tramite del Presidente della Corte d’Appello costituisce una indebita ingerenza nei confronti dei colleghi che hanno esercitato un diritto costituzionale”. Così, in una nota ufficiale.