Le zeppole di San Giuseppe sono il dolce tipico della Festa del Papà, ma hanno un nome differente per ogni città del nostro Paese. La ricetta perfetta per prepararle.
Il 19 marzo si celebrano in Italia i papà, una figura che nel corso del tempo è riuscita anche a cambiare ed evolversi. La festa però è rimasta sempre uguale col passare degli anni e una delle tradizioni più legate al nostro paese ci porta a regalare al nostro genitore una deliziosa zeppola che ha una storia tutta sua. Ma partiamo dal principio.
La Festa del Papà si celebrò per la prima volta in occidente negli Stati Uniti negli anni dieci del XX Secolo e si dice che l’idea sia nata dalla già esistente Festa della Mamma. La prima in assoluto fu organizzata a Spokane, nello stato di Washington, a opera di Sonora Smart Dodd con l’obiettivo di onorare suo padre, un veterano della guerra civile che vedovo aveva cresciuto da solo i suoi sei figli. Per celebrarla Dodd scelse la data di nascita del padre il 19 giugno.
Solo nel 1966 però il presidente degli States Lyndon B.Johnson la proclamò festa nazionale. Da quel momento si sparse in molti paesi del mondo. In Italia, come sappiamo, questa festività cade ogni anno il 19 marzo e per questa prepariamo questi dolci speciali per festeggiarla.
Zeppole di San Giuseppe, perché si realizzano per la Festa del Papà?
Ma perché si regalano le zeppole di San Giuseppe per la Festa del Papà? Si tratta di un dolce millenario che ha un nome leggendario, legato alla figura di Giuseppe che, in fuga verso l’Egitto con Maria e Gesù, si era reinventato “frittellaro” per mantenere la sua famiglia. Un ruolo del papà che è molto cambiato nel corso del tempo, tanto che oggi sono molti quelli che chiedono il congedo per stare a casa con i figli.
Un nome di questa prelibatezza tipica del 19 marzo, che però non è lo stesso in tutto il Paese. Nel Lazio vengono chiamati semplicemente bignè di San Giuseppe e spesso non presentano la tipica amarena in testa, stesso discorso vale anche per le Marche e l’Umbria. In Toscana invece le chiamano frittelle di riso e vengono fatte con riso cotto.
In Sicilia le chiamano le sfince di San Giuseppe e sono più irregolari a volte invece della crema pasticciera si usa la crema di ricotta con pistacchi tritati. In Puglia spesso vengono cotte al forno e si chiamano zeppole salentine. Più semplici in Liguria dove invece le chiamano frittelle di San Giuseppe e le cospargono di zucchero. Il nome più diffuso anche all’estero però, è quello napoletano: le zeppole di San Giuseppe.
Zeppole di San Giuseppe, la ricetta: fritte o al forno?
Ma come si preparano le zeppole di San Giuseppe? Per prima cosa vogliamo specificare che ne esistono due versioni una fritta e l’altra al forno con queste ultime che sono ovviamente molto più leggere.
Per prepararle avrete bisogno di questi ingredienti:
- Acqua
- Burro
- Uova
- Farina
- Sale
- Scorza di limone
- Olio per friggere o un forno
- Zucchero a velo
- Crema pasticciera
Per prima cosa in una pentola portate a ebollizione l’acqua, il burro, il sale e la scorza di limone grattugiata. Togliete la pentola dal fuoco e aggiungete la farina tutta in una volta sola, mescolando con un cucchiaio di legno. Ora rimettete la pentola sul fuoco e mescolate fino a quando l’impasto si stacca dalla superficie della pentola.
Togliete dal fuoco e lasciatela raffreddare per 5-10 minuti. Aggiungete le uova e mescolate ancora energicamente. Prendete un cucchiaio e formate delle palline di impasto. A questo punto o le friggete o le mettete al forno per averle pronte. Alla fine farcitele con la crema pasticciera e lo zucchero a velo, posizionando in testa la classica amarena se vi piace. Avrete così un regalo molto fantasioso per la Festa del Papà.
