Assicurazione auto, l’ultima truffa funziona così: cosa è accaduto

La Polizia Stradale ha scoperto una particolare truffa che riguarda il settore delle assicurazioni auto: cosa è accaduto e come funzionava la frode.

Le truffe e i tentativi di frode nel settore delle assicurazioni auto sono significativamente aumentati durante gli ultimi anni. Queste, però, non riguardano solo ignari automobilisti che vengono contattati dai criminali che si spacciano per fantomatiche compagnie assicurative.

Mani coprono modellino auto
Assicurazione auto, l’ultima truffa funziona così: cosa è accaduto (Notizie.com)

Nei giorni scorsi, la Polizia Stradale ha scoperto una frode che sarebbe stata messa in atto da un dipendente di un’agenzia assicurativa, con la complicità di un broker. Il dipendente aveva escogitato un meccanismo riuscendo a stipulare delle polizze agevolate per veicoli attuali, ma dichiarati come auto storiche. In totale sarebbero circa 250 i mezzi per cui sarebbero state sottoscritte polizze in maniera illecita.

Vercelli, auto moderne assicurate come veicoli storici: la truffa scoperta dalla Polizia Stradale

Una polizza assicurativa ad un prezzo agevolato registrando come auto storiche veicoli moderni. Questa la truffa scoperta dalla Polizia Stradale di Vercelli nei giorni scorsi e che riguarderebbe un totale di circa 270 veicoli per cui sarebbero state stipulate Rc auto in maniera illecita.

Auto Polizia Stradale
Vercelli, auto moderne assicurate come veicoli storici: la truffa scoperta dalla Polizia Stradale (Foto da Ansa) – Notizie.com

Stando a quanto riporta la redazione dell’Ansa, gli inquirenti avrebbero accertato che a mettere in piedi la frode sarebbe stato un dipendente di un’agenzia assicurativa di Vercelli, in accordo con un broker di Napoli. In particolare, quest’ultimo inviava i dati dei veicoli da assicurare come se fossero di interesse storico, falsificandone i documenti. In questo modo i proprietari dei mezzi pagavano un’assicurazione agevolata con un prezzo ben sotto la media di mercato.

Non solo, stando a quanto appurato dagli investigatori, alcuni clienti avevano inviato ad altre agenzie assicurative non operanti in Piemonte le carte di circolazione falsificate come se i veicoli fossero di interesse storico ottenendo, a quel punto, la polizza ad un prezzo agevolato.

Le indagini sono ancora in corso

Le indagini, come riporta Ansa, sono ancora in corso e la Polizia Stradale ha segnalato l’accaduto all’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni in modo da verificare la vicenda ed evitare che simili episodi possano ripetersi in futuro.

Secondo quanto previsto dalla normativa, in Italia le auto immatricolate da almeno 20 anni, dunque, di interesse storico possono usufruire di una tariffa agevolata per quanto riguarda le assicurazioni. Oltre al “requisito anagrafico”, i mezzi in questione devono essere presenti nell’elenco dei veicoli da salvaguardare e iscritti all’Asi (Automotoclub Storico Italiano), attraverso un club o un registro come quelli Alfa Romeo, Fiat o Lancia. In seguito verrà rilasciato il Certificato di rilevanza storica per ottenere le tariffe scontate. In alcuni casi, le compagnie richiedono come “requisito anagrafico” che i veicoli siano immatricolati da 40 anni.

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