Bonus prima casa: l’Agenzia Entrate svela un altro vantaggio poco noto

Con i tassi dei mutui in lieve discesa, si torna a ragionare delle agevolazioni previste per l’acquisto della prima casa: una nota dell’AdE.

Il cosiddetto bonus prima casa è un insieme di sconti fiscali e benefici finanziari tesi a rendere più accessibile l’acquisto di un’abitazione principale. I destinatari del bonus sono i giovani Under 36, le nuove coppie con ISEE sotto una certa soglia e le famiglie numerose. L’aiuto è poi previsto anche per chi acquista degli immobili di una specifica categoria.

Scritta "Bonus prima casa", con l'entrata di un appartamento in background
Bonus prima casa: l’Agenzia Entrate svela un altro vantaggio poco noto – notizie.com

In tutti questi casi, sono innanzitutto previste misure di natura fiscale. Come per esempio l’esenzione totale dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale. Tali sconti si ottengono con il Fondo di Garanzia per mutui accesi da richiedenti con un ISEE inferiore a 40.000 euro. Lo Stato, con il fondo istituito per aiutare i mutuatari ad acquistare la residenza principale, garantisce infatti fino all’80% del finanziamento per giovani con ISEE inferiore alla soglia espressa.

Altre agevolazioni si applicano a nuclei familiari che vogliono acquistare la loro prima abitazione come residenza principale, specie se si tratta di Under 36. In generale sono escluse dai bonus le abitazioni di lusso, quindi le categorie catastali A/1, A/8, A/9.

Agevolazione prima casa: la novità comunicata dall’Agenzia delle Entrate

Poi, per un mutuatario dal basso reddito, la prospettiva è principalmente quella di poter sfruttare un’aliquota ridotta al 4% per l’acquisto di abitazioni di nuova costruzione da un’impresa costruttrice. Un beneficio da aggiungere all’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale.

Ragazza con dei pacchi da trasloco
Agevolazione prima casa: la novità comunicata dall’Agenzia delle Entrate – notizie.com

Tra i benefici concessi a chi acquista la prima casa c’è anche il credito d’imposta. Si tratta di un’agevolazione rivolta a ha venduto un immobile acquistato grazie all’aiuto del Fondo di Garanzia e ha poi scelto di riacquistare un’altra abitazione entro un anno dalla vendita. Tale credito va richiesto direttamente nell’atto di acquisto del nuovo immobile o sfruttato nella dichiarazione dei redditi per ridurre l’IRPEF dovuta.

In generale, infatti, è possibile detrarre il 19% degli interessi passivi sui mutui ipotecari, fino a un massimo di 4.000 euro all’anno. Ma non è tutto… l’agevolazione per la prima casa, così come specificato dall’Agenzia delle Entrate, è concessa anche ai residenti all’estero.

Di norma, il requisito fondamentale per simili benefici è la residenza sul territorio. Si richiede, insomma, che chi acquista l’immobile lo utilizzi come residenza principale, e che quindi abbia la residenza nel Comune dove si trova la casa. Nella risposta n. 28/2025, l’Agenzia dell’Entrate ha precisato però che anche i cittadini italiani residenti all’estero che acquistano un’abitazione in Italia possono fruire dei benefici per la prima casa. E anche se il nuovo immobile si trova in un Comune diverso da quello dell’ultima residenza. Conta che ci sia un collegamento fra il soggetto richiedente e uno dei Comuni in cui questi è stato residente o ha svolto la propria attività.

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