Escursionisti sempre più a rischio: i cambiamenti climatici che rendono la montagna insidiosa

Nel 2024 ci sono state oltre 12mila missioni di soccorso e salvataggio in Italia, quasi la metà delle quali concentrate nei mesi estivi. I consigli dell’esperto su come comportarsi in montagna.

Soccorso alpino montagna
Escursionisti sempre più a rischio: i cambiamenti climatici che rendono la montagna insidiosa (CNSAS FOTO) – Notizie.com

18% ad agosto, 14.4% a luglio, 8.6% a settembre. Queste le statistiche in merito al numero di interventi per le situazioni di emergenza in montagna. I territori più coinvolti sono invece Piemonte con il 15,9% degli interventi, Valle d’Aosta 14,3%, Trentino 11,7%, Alto Adige 10,9%, Lombardia 10,4%, Veneto 9,2%.

Nel triennio tra il 2022 e il 2024 si è registrato un andamento sempre elevato del numero di soccorsi effettuati dal Cnsas (Corso nazionale soccorso alpino e speleologico), anche a causa del cambiamento climatico che avanza e che rende le condizioni della montagna differenti rispetto a qualche anno fa. Il numero delle persone soccorse è stato invece in leggero calo. Si è passati dalle 12.365 del 2023 alle 11.789 del 2024. Le ore/uomo impegnate sono state 183.846, per un totale di 314.228 giornate/uomo e 42.589 tecnici volontari coinvolti.

Per quanto riguarda i motivi degli interventi troviamo in testa la caduta o scivolata al 43.2%, l’incapacità durante l’attività svolta al 26.5%, il malore al 12.7%. A questi tre casi più consistenti seguono il maltempo 4.1%, frane 1.3%, valanghe 0.7% e shock anafilattico 0.4%.

Roberto Bolza, direttore nazionale del Soccorso alpino a Notizie.com: “Più interventi dopo la pandemia”

Roberto Bolza, direttore nazionale Soccorso alpino ha parlato a Notizie.com specificando: “Il bilancio è fondamentalmente in linea con quello dello scorso anno, i numeri variano davvero di poco. Si può tranquillamente dire che siamo in continuità con una grande mole di attività operativa su tutto il territorio nazionale. Uno step importante degli aumenti degli interventi c’è stato dal 2022 al 2023 alla fine della pandemia con l’aumento della frequentazione della montagna cosa confermata nel 2024″.

ragazzi camminano in montagna
Roberto Bolza, Direttore nazionale Soccorso alpino a Notizie.com: “Bilancio in linea con il 2023” (Notizie.com)

Bolza ha specificato anche che in relazione al numero delle persone che frequentano la montagna il numero degli interventi, fortunatamente, è ancora limitato. “Le nostre capacità operative e formative hanno trovato conferma anche ne 2024 e hanno fatto fronte a tutte le attività e richieste di soccorso che ci sono pervenute, in collaborazione col Servizio sanitario nazionale e tutte le altre organizzazioni statali che operano in ambito sanitario”, aggiunge.

I consigli per evitare problemi in montagna

Roberto Bolza ha spiegato anche quelli che sono i consigli per evitare problemi: “È evidente che potremo definire due filoni di valutazione e prevenzione, la stagione invernale e quella estiva che si differenziano per un contesto ambientale e utilizzo di attrezzature sensibilmente differenti in parte. Un messaggio che vale per tutto l’anno è la pianificazione attenta di quello che si intende fare, non solamente il percorso, dove mi devo appoggiare, che strumentazione avere. Ma anche una valutazione onesta sul fatto se siamo in grado di fare una cosa se ne abbiamo la forza fisica e il livello tecnico e anche se siamo con persone capaci in questo contesto”.

Soccorso alpino montagna elicottero
I consigli per evitare problemi in montagna (CNSAS FOTO) – Notizie.com

Ci sono però anche altri aspetti da valutare. “Altrettanto trasversalmente vale il contesto meteorologico, ormai le previsioni sono molto affidabili nel trend già alcuni giorni prima. La consultazione dei bollettini e il confronto fra i vari è importante. E per ultimo il contatto sul luogo dove si fa l’attività, ogni posto ha un suo microclima che lo può far differire a pochi chilometri di distanza. Nel dubbio meglio spostare tutto una settimana, le montagne non si spostano e andare a rischiare è inutile“, ha concluso il direttore.

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