Le guarde del corpo di Papa Francesco hanno un nome: sono gli uomini della Gendarmeria Vaticana. Qual è il loro ruolo?
Li abbiamo visti insieme con il Papa al momento delle sue dimissioni dal Policlinico Gemelli. Proteggendolo dall’affetto dei fedeli, che a volte può diventare troppo impetuoso, mentre a bordo della Fiat 500 bianca usciva dall’ospedale dopo trentotto giorni di ricovero per una polmonite bilaterale.
Stiamo parlando della Gendarmeria Vaticana: il corpo di polizia che si occupa della sicurezza di Papa Francesco, e più in generale dello Stato del Vaticano. Il suo compito è garantire l’ordine pubblico, svolgere attività di intelligence, proteggere il Santo Padre durante i viaggi internazionali e anche nello Stato. E non ultimo, gestire la circolazione del traffico.
Gli uomini della Gendarmeria sono veri e propri angeli custodi per il Pontefice. Il loro ideale è la fedeltà e la solidarietà nei suoi confronti. Non appaiono spesso nelle foto con i turisti e a differenza delle Guardie svizzere del Vaticano non indossano elmi o pennacchi. Sono vestiti in abito blu, camicia bianca (a maniche corte in estate).
Che differenza c’è tra le Guardie Svizzere e la Gendarmeria Vaticana
Il loro corpo è nato nel 1816 per volontà del segretario di Stato Ercole Consalvi, su ispirazione dell’Arma dei Carabinieri presenti negli eserciti moderni già nel diciottesimo e diciannovesimo secolo. Le loro funzioni invece, si ispirano alla gendarmeria napoleonica.
Sono meno “appariscenti” delle Guardie Svizzere, ma il loro lavoro è altrettanto importante. La Gendarmeria Vaticana è composta da circa 150 componenti e all’ingresso dei turisti in Vaticano hanno il compito di controllare i documenti e consegnare un pass. Le Guardie svizzere invece, chiedono loro il motivo dell’ingresso.
Il nome di questo corpo speciale in origine era Corpo dei Carabinieri Pontifici su firma di Papa Pio VII, dipendeva dal Ministro delle Armi ed esercitava le sue funzioni anche in Lazio, Marche, Umbria ed Emilia Romagna.
Nel 1849, con la caduta della Repubblica Romana, nell’ambito della riorganizzazione delle forze armate voluta da Pio IX, presero il nome di Gendarmeria e passarono alle dipendenze del Cardinale Segretario di Stato.
In occasione del Giubileo del 2000, è stata istituita la Sala Operativa e di Controllo, che permette di coordinare i soccorsi e gestire le emergenze 24 ore su 24. La Gendarmeria Vaticana collabora con la Guardia Svizzera per la sicurezza del Papa e lo svolgimento degli eventi pubblici. Ed ha aderito all’Interpol.
Il patrono del Corpo della Gendarmeria è San Michele Arcangelo e proprio come per le altre forze dell’ordine è dotato della Banda Musicale dal 2007.
Come si fa a lavorare nella Gendarmeria Vaticana
Tutti gli anni si aprono le candidature per far parte delle guardie del corpo del Papa e sono indirizzate ai giovani tra i 21 e i 25 anni (da compiere). I requisiti fondamentali sono il sesso maschile, sana e robusta costituzione, altezza da 1,78 centimetri in su, stato celibe, diploma di scuola media superiore o equipollente. E la fede cattolica, che va comprovata con una lettera di presentazione del proprio parroco o di un prelato che conosca bene il concorrente.
Tra le prove da superare, ci sono quelle fisiche come la corsa di un chilometro in meno di 3:30 minuti. Dopo aver superato il test è previsto un periodo di prova di due anni. Una volta terminato, si diventa Gendarme e lo stipendio previsto è di circa 1.500 euro al mese.
La Gendarmeria Vaticana è divisa tra ufficiali, sottufficiali e truppa. Gli ufficiali hanno i gradi di vice-commissario, commissario, primo dirigente, dirigente superiore, generale e ispettore. I sottufficiali invece, hanno i gradi di vicebrigadiere, brigadiere, vice-ispettore e ispettore.
Le truppe infine, hanno i gradi di allievo e gendarme. Ed è proprio grazie a loro che Papa Francesco ha varcato nuovamente le mura dello Stato del Vaticano, dopo un lungo ricovero.