Tassa occulta fino a 260€: la brutta sorpresa è nella prossima dichiarazione dei redditi

Un’altra tassa da pagare: i contribuenti potrebbero spendere fino a 260 euro in più nella prossima dichiarazione dei redditi.

Anche il Governo ha ammesso l’errore. Il dubbio, comunque, persiste. L’esecutivo interverrà davvero per impedire che gli italiani subiscano il penso di un’altra tassa occulta nella dichiarazione dei redditi? E cosa sarebbe successo se nessuno avesse denunciato l’anomalia? Ma procediamo per gradi…

Euro e banconote cadute da un bicchiere
Tassa occulta fino a 260€: la brutta sorpresa è nella prossima dichiarazione dei redditi – notizie.com

L’onere che gli italiani potrebbero presto affrontare è stato presentato come un problema fiscale. Più precisamente, abbiamo a che fare con un aumento delle tasse per molti contribuenti, inclusi lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati. Tale inaspettato aumento è legato all’applicazione delle vecchie regole dell’IRPEF, quelle in vigore fino al 2023.

In pratica, nella prossima dichiarazione dei redditi, i contribuenti potrebbero dover affrontare aliquote più alte rispetto a quanto previsto dall’ultima legge di bilancio. E non solo: oltre alla tassa imprevista, nella dichiarazione dei redditi 2025 sono anche riscontrabili delle detrazioni più basse. Da ciò, la realistica possibilità che milioni di italiani debbano pagare più tasse del dovuto e ricevere rimborsi ridotti.

Chi ha studiato la situazione si è accorto che l’acconto IRPEF non dovuto sta generando un surplus di 4,3 miliardi di euro nelle casse dello Stato. Soldi, paradossalmente, utilizzati dall’esecutivo per finanziare il taglio dell’IRPEF introdotto lo scorso anno. Un meccanismo che la CGIL ha già definito “vergognoso”.

Novità nella dichiarazione dei redditi c’è una tassa in più: da 75 a 260 euro da pagare

Le simulazioni fatte dai CAF della CGIL mostrano poi che, in media, i lavoratori dipendenti e i pensionati pagheranno tra i 75 e i 260 euro in più con il prossimo 730. Anche i pensionati a reddito medio, con spese potenzialmente detraibili, potrà dover versare 260 euro, nonostante nella sua dichiarazione non dovrebbero essere previste imposte da versare.

Modulo 730 e in un cerchio delle monete da un euro che cadono
Novità nella dichiarazione dei redditi c’è una tassa in più: da 75 a 260 euro da pagare – notizie.com

Il Governo ha riconosciuto la presenza di un problema. E ha già annunciato di voler intervenire. Pare che l’errore sia nato dall’applicazione delle vecchie aliquote IRPEF del 2023 per il calcolo degli acconti del 2025, nonostante la riforma fiscale abbia introdotto un sistema a tre aliquote dal 2024. Una svista?

Per risolvere la spiacevole situazione (spiacevole soprattutto per i contribuenti a basso e medio reddito), il Governo Meloni dovrebbe modificare le regole in modo che gli acconti del 2025 siano calcolati con le nuove aliquote. Quando? Non si sa ancora. Si spera solo che la modifica arrivi in tempo utile per le prossime scadenze fiscali. In modo che i contribuenti non debbano affrontare l’ennesimo aggravio.

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