Assegno di inclusione, scattano i controlli Inps: cosa fare per non perderlo

Assegno di inclusione: al via gli accertamenti Inps sulle dichiarazioni dei redditi per i beneficiari. In tanti potrebbero perderlo. 

Due persone anziane contano soldi
Assegno di inclusione, scattano i controlli Inps: cosa fare per non perderlo – notizie.com

Nel mese di aprile l’Inps darà il via a una serie di accertamenti sui requisiti di accesso all’assegno di inclusione, sulla base delle regole stabilite dalla legge di Bilancio 2025.

Per continuare a percepire il contributo è necessario aver aggiornato l’Isee sulla base del reddito dell’anno corrente (il 2025). Ma la situazione economica non è l’unico motivo per il quale l’Inps può decidere di stoppare il reddito di inclusione.

Un’altra delle condizioni necessarie infatti è dimostrare l’intenzione di lavorare. Com’è noto infatti, chi percepisce il beneficio deve avviare un percorso personalizzato di formazione per essere inserito nel mondo del lavoro. Dunque, per continuare a percepire l’assegno è importante non essersi licenziato da un impiego.

Si può perdere il beneficio che se si si ha già l’assegno di invalidità dell’Inps e se il beneficiario nel frattempo ha intrapreso un nuovo percorso lavorativo.

Assegno di inclusione, quando arriveranno i controlli dell’Inps

L’Istituto previdenziale controllerà la vostra situazione economica aggiornata al 28 febbraio di quest’anno. Terminata la fase di esame, sull’area MyInps troverete un avviso nel quale vi verrà detto se siete ancora idonei all’assegno di inclusione. Da questo momento in poi, potrete percepire il contributo da parte di Poste Italiane.

Se non avete aggiornato l’Isee, il pagamento sarà sospeso fino a che non lo aggiornerete sulla base della situazione economica attuale. Una volta ottenuta l’attestazione, potrete percepire anche gli eventuali arretrati.

Una donna seduta al tavolo in soggiorno conta i soldi. Ha in mano una matita e usa una calcolatrice
Assegno di inclusione, quando arriveranno i controlli dell’Inps – notizie.com

L’assegno di inclusione, lo ricordiamo, è il sussidio che ha sostituito il reddito di cittadinanza che non può essere inferiore a 480 all’anno e viene assegnato ogni mese a chi vive difficoltà economiche.

La novità rispetto al vecchio rdc è la necessità di aderire a un percorso di formazione per entrare nel mondo del lavoro. Può richiedere l’assegno di inclusione chi vive in una famiglia con disabili, minorenni, over 60enni e persone che usufruiscono dei servizi socio-sanitari del territorio.

Assegno di inclusione: tutti gli importi

Il reddito per poter accedere al beneficio non può superare i 10.140 euro all’anno nel 2025. Quando in famiglia sono presenti minori, la soglia sale a 6.500 euro moltiplicata per il parametro della scala di equivalenza fino a un massimo di 2.2 (2.3 se ci sono persone con gravi disabilità o non autosufficienti).

La soglia Isee è di 8.190 euro nel caso di famiglie con persone dai 67 anni in poi e da altri in condizioni di disabilità o non autosufficienza.

Oltre che dal reddito, l’importo dell’assegno di inclusione dipende dalla composizione del nucleo familiare e la situazione abitativa. Per le famiglie senza minorenni o over 60 è prevista la somma massima di 500 euro. I nuclei con disabili e anziani sopra i 67 anni percepiscono il massimo di 630 euro. E chi vive in affitto è previsto un ulteriore contributo di 280 euro mensile.

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