Stroncato da un infarto durante una festa: il mondo del calcio è sotto choc per la morte di Jorge Eladio Bolaño Correa, ex calciatore colombiano.
Il campione è deceduto all’età di appena 47 anni. La Federazione calcistica colombiana (Fcf) ha fatto sapere: “Con profondo dolore esprimiamo le nostre sincere condoglianze alla famiglia e ai cari di Jorge Eladio Bolaño Correa”.
L’ex giocatore della nazionale maschile colombiana, calciatore professionista e allenatore, è scomparso domenica scorsa. “La scomparsa di Jorge Bolaño – hanno continuato alla Fcf – lascia un vuoto nei cuori di coloro che lo conoscevano e lo ammiravano. La sua eredità come calciatore e allenatore continuerà a vivere nella memoria dello sport colombiano“. Per lungo tempo Bolaño ha vestito la maglia di squadre italiane.
Il cordoglio del calcio: Parma, Sampdoria, Lecce e la Colombia piangono Bolaño
Ha giocato nel Parma, nella Sampdoria, nel Lecce e nel Modena. Nel 1998 ha anche partecipato alla Coppa del Mondo del 1998 in Francia. Stando alle prime informazioni il 47enne sarebbe morto nella città di Cúcuta. Idolo dell’Atletico Junior de Barranquilla, è deceduto per un infarto durante una festa a cui stava partecipando nel capoluogo del dipartimento Norte de Santander.
Nato a Santa Marta in Colombia il 28 aprile 1977, Bolaño è cresciuto proprio nell’Atletico Junior, con cui ha esordito nel 1993 nella Primera Division, la massima serie calcistica colombiana. Il Cucuta Deportivo è stato invece il suo ultimo club, dal 2010 al 2012, prima del ritiro dal calcio giocato. Con la nazionale colombiana ha disputato 36 partite, segnando un gol e conquistando l’argento nella Gold Cup del 2000.
L’ex centrocampista del Parma era figlio d’arte: il padre Oscar ed i fratelli Hugo e Oscar Jr, hanno avuto tutti una carriera da calciatori professionisti. Giunse in Italia nel 1999 direttamente dalla Colombia, ingaggiato assieme ad un altro colombiano, Johnnier Montaño. Esordì in serie A nel dicembre dello stesso anno in Parma – Torino, finita 4 a 1 per gli emiliani.
Finì in prestito alla Sampdoria, dove subì un gravissimo infortunio, e poi al Lecce, squadra con cui recupera la piena forma. Il Parma puntò definitivamente sulle sue qualità nella stagione 2004-2005. Collezionò 22 presenze e contribuì alla lotta per la salvezza dei crociati, permettendo al Parma di restare in serie A. Nel 2007 passò al Modena e poi, nel 2010, fece ritorno in patria al Cúcuta Deportivo, in Colombia.
