ESCLUSIVA – Lazio, Cruciani: “Ci sono tutti i presupposti per il disastro”

Il giornalista, tifoso biancoceleste, ha parlato a notizie.com: “C’è stata un po’ di presunzione, la Coppa Italia era più importante della prossima partita di campionato. Perché Sarri ha cambiato così tanti calciatori rispetto a Firenze?”. 

Giusto il tempo di prendere tre gol, poi è iniziata la cena. “Ho visto i primi 45 minuti, poi mi sono messo a mangiare e non l’ho più vista”. Giuseppe Cruciani ha evitato un secondo tempo di indifferenza, più che di sofferenza. Il giornalista-speaker, tifoso della Lazio, ha commentato in esclusiva a notizie.com il crollo di ieri sera in Coppa Italia: “Non ho idea del motivo di un ko del genere, ero un po’ disturbato dal terzo gol subìto. Si può anche perdere, ma se arrivi sul 2-0 all’intervallo il secondo tempo ha ancora un senso. Invece no, la terza rete ha cancellato ogni significato al resto della partita”.

Giuseppe Cruciani
Il giornalista Giuseppe Cruciani, tifoso laziale, commenta a notizie.com il crollo in Coppa Italia della squadra di Sarri (Instagram)

Un’azione leggibilissima si è trasformata nel secondo timbro di Giroud, il terzo del Milan: “In cinque in difesa hanno rincorso un calciatore sulla sinistra, palla in mezzo e l’unico avversario che c’era dalla parte opposta ha segnato. L’ho trovato imbarazzante! E io non dico che fa sempre tutto schifo…”. Eppure con la Fiorentina, sabato sera, si era vista una Lazio convincente: “Non so cosa possa essere successo. Comunque non mi aspettavo niente prima, non mi aspetto niente nemmeno adesso. Non sono innamorato degli slogan, del cosiddetto ‘sarrismo’. Io sono innamorato di quello che vedo. E ho visto quasi sempre la Lazio in grande difficoltà in campo. Soprattutto in difesa, a parte l’ultimo periodo”.

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“Forse alcune scelte sono state presuntuose”

Giuseppe Cruciani
Giuseppe Cruciani stile “fumetto” postato dallo speaker su Instagram (Instagram)

Cruciani nota qualche segnale preoccupante: “Se un allenatore chiede delle cose alla società, giuste o sbagliate che siano, e la dirigenza non gliele dà… ci sono già i presupposti per il disastro. Non so che tipo di disastro, ma è così. E non c’entra nulla la partita di ieri, sia chiaro”. Il tecnico ha cambiato metà formazione rispetto all’ultima schierata in campionato: “Ecco, quella è l’unica cosa che mi stupisce. Ci saranno sicuramente delle spiegazioni tecniche, ma se sabato sei soddisfatto al 100% perché modificare così tanto? Comincio dal portiere, Reina ieri qualche responsabilità l’ha avuta. Poi penso a Luis Alberto, Leiva, Pedro e Lazzari. La Lazio ha sempre avuto la Coppa Italia come obiettivo, non è mai stata eliminata in un modo così imbarazzante”. Le priorità erano altre: “Non voglio fare l’allenatore, ma per stessa ammissione del tecnico la Lazio non ha tutti questi ricambi. La partita di Coppa per me era più importante di quella che ci sarà sabato con il Bologna. Forse c’è stato un peccato di presunzione nelle scelte”. 

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