La zona è quella di confine. La regione di Sumy, infatti, segna la linea che divide l’Ucraina con la Russia. Dall’altro lato c’è il Kursk.
Parliamo della regione russa dove le forze armate di Kiev hanno portato avanti nei mesi scorsi un’incursione in risposta alla guerra di aggressione di Mosca, cominciata ormai oltre tre anni fa.
Oggi la principale città della regione, Sumy appunto, situata nel nord-est all’Ucraina, è stata interessata da un intenso attacco missilistico che ha provocato decine di morti. Al momento il bilancio è di 32 vittime, tra cui due bambini. Ferite circa 100 persone, di cui 10 piccoli. Il raid russo ha provocato indignazione sul piano internazionale. “Nel giorno sacro della Domenica delle Palme, – ha detto la premier Giorgia Meloni – a Sumy si è consumato un altro orribile e vile attacco russo, che ha causato ancora una volta vittime civili innocenti, tra cui purtroppo anche bambini”.
Sumy sotto attacco: missili russi sulla città, decine di morti
Il primo a dare l’allarme nelle scorse ore è stato il sindaco della città Artem Kobzar. L’attacco, condannato da tutti i leader europei e statunitensi, è uno dei più mortali messi a segno dalla Russia in Ucraina nelle ultime settimane. Una testimone locale ha raccontato di aver sentito due esplosioni e di aver visto “molti cadaveri e a tante persone rimaste gravemente ferite“. La città è stata colpita con due missili balistici che hanno danneggiato numerosi edifici della città.
Durissima la reazione del presidente ucraino Volodomyr Zelensky: “Tutto questo avviene in un giorno in cui le persone vanno in chiesa: la Domenica delle Palme, la festa dell’ingresso del Signore a Gerusalemme. Secondo i dati preliminari, decine di civili sono rimasti uccisi e feriti. Solo un bastardo potrebbe comportarsi così”. Il riferimento è al leader del Cremlino Vladimir Putin e ai colloqui in corso per un possibile cessate il fuoco.
A fare da mediatore in queste settimane il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo il quale c’erano buone possibilità di raggiungere un accordo per la tregua. “L’attacco di oggi, Domenica delle Palme, – ha commentato Keith Kellogg, l’inviato speciale Usa – da parte delle forze russe contro obiettivi civili a Sumy supera ogni limite di decenza. Molti civili sono stati uccisi e feriti. Ecco perché il presidente Trump sta lavorando duramente per porre fine a questa guerra“.
Quella di oggi, insomma, è l’ennesima strage dal 24 febbraio del 2022, giorno dell’inizio dell’invasione di Putin. Il 9 marzo 2022 un raid sull’ospedale pediatrico a Mariupol uccise tre persone, tra cui una bimba. Il 31 marzo 2022. centinaia di persone vennero trovate nelle fosse comuni dopo la ritirata dei russi. Si tratta di quello che è passato alle cronache come il massacro di Bucha. Molti vennero trovati con le mani legate dietro la schiena tra cui anche bambini.