Carceri in rivolta in Italia, sette sommosse in due mesi: nel mirino il sovraffollamento e la “chiusura delle celle”

Carceri in rivolta in Italia. Sono sette i penitenziari messi a ferro e a fuoco in poco più di due mesi e uno quello interessato da un’evasione.

Rivolta in carcere
Carceri in rivolta in Italia, sette sommosse in due mesi: nel mirino il sovraffollamento e la “chiusura delle celle” (CANVA FOTO) – Notizie.com

Si fa sempre più grave la situazione negli istituti penitenziari del nostro Paese. Da mesi da più parti risuonano allarmi in merito alle condizioni disumane nelle carceri italiane. Quella avvenuta oggi a Piacenza è l’ultima di una lunga serie di rivolte.

La questione è complessa ed articolata e denunciata pressoché quotidianamente dai sindacati della polizia penitenziaria. Le celle sono sovraffollate oltre ogni limite, il personale scarseggia e continua l’ondata di suicidi sia tra i detenuti sia tra gli agenti. Negli ultimi due mesi la situazione delle carcere è tornata alla ribalta delle cronache con una lunga serie di rivolte che stanno mettendo a rischio tutti, detenuti e poliziotti.

Sommosse nei penitenziari, il caso della circolare per l’alta sicurezza

La situazione si è fatta incandescente in ogni carcere in concomitanza di una nuova circolare del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria). Il provvedimento ha di fatto ripristinato la chiusura delle celle dei detenuti in regime di alta sicurezza. Lo scopo è di evitare di incoraggiare “contatti e aggregazione tra la popolazione carceraria, aumentando il rischio dell’espandersi della supremazia criminale dei detenuti con maggiore caratura criminale“, come ad esempio “capi ed esponenti delle consorterie mafiose e terroristiche“.

Questa mattina l’ultimo episodio. All’interno della casa circondariale di Piacenza Le Novate sono scoppiati disordini che hanno portato gli agenti ad intervenire in tenuta antisommossa, con rinforzi arrivati anche da altre città. Alcuni detenuti hanno incendiato i materassi. Solo dopo molte ore la situazione è stata riportata alla calma fortunatamente senza alcun ferito.

Sommossa carcere
Sommosse nei penitenziari, il caso della circolare per l’alta sicurezza (CANVA FOTO) – Notizie.com

I responsabili dei disordini saranno trasferiti. Il caos sarebbe scoppiato nel momento in cui è stato deciso di mettere un detenuto albanese in isolamento. Il carcere emiliano vive una condizione esplosiva di sovraffollamento con 550 reclusi. Ieri, 14 aprile, è scoppiata una rivolta invece nel carcere San Domenico di Cassino. È stato devastato il primo piano della seconda sezione. Circa 50 persone sono state trasferite nella notte in altri istituti di pena. In questo caso il penitenziario soffre di 37 unità di polizia in meno di quanto previsto in organico.

Secondo i dati del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) al 31 marzo erano presenti 223 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 127 posti effettivamente disponibili. Con un tasso di affollamento del 176%. “Ho potuto constatare condizioni di detenzione intollerabili e non tollerate da persone ai limiti della sopportazione. – ha dichiarato il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa – Sette detenuti in stanze di pochi metri quadri. Costretti al regime chiuso per quasi venti ore su ventiquattro”.

Le minacce contro Delmastro a Sulmona: “Deve saltare in aria”

Il 13 aprile tre detenuti stranieri, poi catturati, sono evasi dall’Istituto penale minorile Malaspina di Palermo. Uno dei giovani, già trasferito da Reggio Calabria, in passato aveva partecipato a una rivolta. A Palermo, ricondotto in cella, ha appiccato un incendio. Tutti i ragazzi che hanno partecipato all’evasione sono stati trasferiti presso altri istituti. Episodio emblematico, invece, il 4 aprile a Sulmona. Qui sono partite minacce, ad opera di un esponente di un clan camorristico, contro il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro: “Deve venire lui qua, deve saltare in aria”.

Tra il 28 ed il 29 marzo tre rivolte sono state registrate ad Ariano Irpino, Trento e Alessandria. In provincia di Avellino gli agenti intervenuti in una cella dove un detenuto aveva cercato di impiccarsi, sono stati disarmati e privati delle chiavi della sezione. Dopo aver appiccato un incendio, armati di bastoni e mazze hanno devastato la sezione barricandosi all’interno. I disordini erano cominciati due giorni fa quando gli agenti della Polizia penitenziaria avevano intercettato un drone che trasportava droga e telefoni cellulari destinati ai detenuti.

Sommossa carcere Italia
Le minacce contro Delmastro a Sulmona: “Deve saltare in aria” (CANVA FOTO) – Notizie.com

A Trento cinque detenuti maghrebini, al rientro dall’ora d’aria armati di bastoni, recuperati rompendo dei tavoli, hanno distrutto i sistemi di videosorveglianza e si sono impossessati di una sezione. Hanno minacciato gli agenti e lanciato contro di loro bombolette incendiarie ricavate da quelle a gas da camping usate per cucinarsi in cella. Ad Alessandria gli agenti sono stati aggrediti con getti d’acqua miscelata probabilmente con candeggina.

A Bari il 9 marzo si è verificata una sommossa nel carcere minorile di Bari: tre agenti sono rimasti feriti. Il 17 febbraio nel carcere di San Donato di Pescara a seguito di una protesta scoppiata dopo il suicidio di un detenuto è divampato un incendio.

Gestione cookie