“Picche” di Trump sui dazi azzerati sulle auto, Meloni pronta a volare a Washington: cosa dirà la premier al tycoon

La proposta europea di azzerare i dazi sulle auto e sulle industrie è irricevibile per Donald Trump. Un rifiuto netto che lascia però porte aperte alla negoziazione.

Meloni e Trump sullo sfondo
“Picche” di Trump sui dazi azzerati sulle auto, Meloni pronta a volare a Washington: cosa dirà la premier al tycoon (ANSA FOTO) – Notizie.com

L’Ue ha infatti novanta giorni (il tempo concesso dal tycoon dopo l’annuncio della sospensione delle tariffe) per portare a casa il risultato. Di mezzo, ma senza nessun mandato ufficiale da parte della Commissione europea, c’è la premier italiana Giorgia Meloni.

La presidente del Consiglio il presidente Donald Trump a Washington il 17 aprile e il vice Jd Vance il giorno successivo, il 18 aprile, a Roma. “Come potete immaginare, non sento alcuna pressione per i prossimi due giorni. – ha detto oggi sorridendo – Il momento è difficile, ma si dice consapevole di quello che rappresento e di quello che sto difendendo. Abbiamo superato ostacoli ben peggiori”.

La “prima” proposta europea a Trump

In sostanza, l’offerta presentata a Trump è la seguente: dazi zero su auto e industria, più gnl (gas naturale liquefatto) e armi americani, un fronte comune contro il mercato cinese. Trump ha risposto picche, le distanze da colmare per giungere ad un accordo sono ancora ampie con quell’Europa che, parole sue, vuole “fregare” gli Stati Uniti e se n’è sempre “approfittata”. Ma, stando alle ultime indiscrezioni, il presidente Usa sarebbe intenzionato a dialogare su investimenti reciproci ed export.

Bisogna ricordare che la guerra commerciale era ad un passo dal cominciare. L’Ue aveva già preparato una rappresaglia, ovvero i controdazi, su oltre 400 prodotti americani (compresi Harley Davidson e sigari). Dazi che sono stati congelati, dopo la sospensione annunciata da Trump, fino al 14 luglio. È il “bazooka” di cui si parlava a Bruxelles, in risposta ai ricatti economici. E c’è da dire che sempre nel vecchio continente, sono ormai concluse le istruttorie su Apple e Meta. E le multe alle Big Tech sembrano imminenti.

Meloni e Trump
La “prima” proposta europea a Trump (ANSA FOTO) – Notizie.com

Il tutto, unitamente alla web tax di cui ha ripetutamente parlato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue. Gli Usa potrebbero quindi puntare a ottenere concessioni sull’intero fronte del digitale. Ma anche sul digitale l’Europa sarebbe ad un bivio che non mancherà di sottolineare a Washington: bisognerà scegliere tra la tecnologia americana o quella cinese.

Il quadro è definito, gli obiettivi sono chiari. E si continuerà a negoziare, nonostante le richieste ritenute al momento irricevibili. A fare da apripista ci sarà la premier Meloni. Ci sono Europa e l’intero comparto industriale ad attendere le mosse della nostra presidente del Consiglio. “Speriamo – ha detto il presidente di Confindustria Emanuele Orsini – e ci aspettiamo che il Presidente degli Stati Uniti nell’incontro con Meloni riesca a trovare una sintesi positiva per l’Europa”.

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