Brentford, Eriksen: “Ecco cosa ho detto al mio cardiologo” – VIDEO

Il nuovo centrocampista del club inglese ha svelato la sua volontà di tornare a giocare il prima possibile: “Il mio rientro sarà graduale, vorrei essere trattato dai miei avversari come tutti gli altri calciatori”.

Il countdown è già iniziato. Non vede l’ora di tornare in campo Christian Eriksen. È stato sempre molto sincero sull’argomento, non si è mai nascosto. Trovare una squadra per fare ritorno sul terreno di gioco è stato il suo primo obiettivo: ci è riuscito. Merito del Brentford, che ha creduto immediatamente nella possibilità di andare a prendere un calciatore come il danese.

Christian Eriksen
Il nuovo acquisto del Brentford, Christian Eriksen (Twitter)

Nonostante l’arresto cardiaco nella partita degli Europei contro la Finlandia, Eriksen ha detto di essere pronto per tornare a correre e calciare. Si è allenato da solo in questi mesi, aspettando di poter firmare con un club. Riparte dalla Premier League, campionato che conosce molto bene visti i suoi trascorsi nel Tottenham. Già lunedì potrebbe essere il giorno buono per l’esordio con la nuova squadra.

Eriksen fissa l’obiettivo: “Voglio il Mondiale in Qatar”

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Non vuole perdere tempo Eriksen, si sente pronto. “Da un certo punto di vista mi sento fortunato – ha detto il centrocampista danese ai microfoni del club di Londra – fino a pochi anni fa un recupero così non sarebbe stato possibile. In questo periodo sono stato lontano dai riflettori, non volevo rilasciare dichiarazioni per recuperare in tranquillità“.

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Ma adesso che sta bene, l’ex Inter ha già fissato gli obiettivi: “Voglio andare al Mondiale in Qatar con la Danimarca, l’ho detto subito al mio cardiologo. E poi vorrei aiutare il Brentford a salvarsi. Non mi aspetto certo di giocare subito 90′, il mio rientro sarà graduale. Contrasti? Non ne faccio, quindi non sarà un problema. Vorrei solo essere trattato come tutti gli altri calciatori dai miei avversari“. Una battuta anche sul defibrillatore sottocutaneo: “Gli unici problemi che mi crea sono al check-in degli aeroporti“.

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