Si voterà su legge Severino, separazione delle carriere, custodia cautelare e sulle firme per presentare la candidatura alle elezione dei togati del Csm
No all’eutanasia, sì alla giustizia. La Corte costituzionale ha dato il via libera a quattro dei sei referendum abrogativi sulla giustizia. Con questa decisione, quando sarà, gli italiani potranno votare per cancellare la legge Severino sulla “incandidabilità” e decadenza di parlamentari e uomini di governo condannati a 2 anni, sulla separazione delle carriere dei magistrati, sulla stretta alla custodia cautelare e sul via libera alle candidature per il Csm. Sono quattro dei 6 referendum proposti dalla Lega e dal partito Radicale, ma presentati da otto Regioni governate dal centrodestra.
La prima reazione euforica è quella del leader della Lega Matteo Salvini, felice e soddisfatto per la decisione della Consulta: “Primi quattro referendum sulla giustizia dichiarati ammissibili e presto sottoposti a voto popolare: vittoria!“, ha scritto subito Twitter uno dei leader centro-destra.
Fratelli d’Italia ne appoggerà due su quattro
Altre reazioni sono quelle di Fratelli d’Italia, soddisfatti anche loro, ma hanno fatto subito sapere che appoggeranno solo due dei quattro quesiti: quello sulle separazione delle carriere e quello sull’elezione del Csm. “Sono contento che il referendum sia passato, così anche i cittadini potranno esprimere la propria opinione“; commenta il presidente dell’Anci, Antonio Decaro.
SEGUONO AGGIORNAMENTI…