Secondo fonti Usa, la Russia avrebbe affermato di essere pronta a ridurre le truppe ma ne avrebbe collocato altre al confine in Ucraina.
Gli Usa lanciano un allarme chiaro, che va in controtendenza con le indicazioni in arrivo dalla Russia. Secondo fonti in arrivo dagli States, Putin avrebbe avviato una campagna di comunicazione per svelare una riduzione dell’escalation in Ucraina, ma nei fatti starebbe lavorando in un’altra direzione.
Secondo fonti Usa, la Russia potrebbe “in qualsiasi momento lanciare un’operazione che funga da falso pretesto per invadere lo stato confinante”. A dar forza a questa tesi ci sarebbero alcuni movimenti al confine da parte delle truppe, che andrebbero in una direzione opposta rispetto agli annunci in arrivo da Mosca.
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Crisi Ucraina: la Russia avrebbe aggiunto nuove truppe al confine
Fonti della Casa Bianca affermano che la Russia avrebbe aggiunto altre 7 mila unità al confine con l’Ucraina, in un dispiegamento che adesso avrebbe raggiunto 150 mila soldati. Se fosse confermata tale indicazione, sarebbe il segnale che da Mosca l’intenzione non è quella di ritirare le truppe ponendo un freno alla crisi che rischia di spaccare l’Europa e il mondo intero.
Gli Usa non sottovalutano i movimenti di Putin, e un funzionario degli States alla Cnn ha parlato di affermazioni pubbliche che non sarebbero al momento in linea con i movimenti che avvengono al confine. La stessa fonte ha aggiunto che Kamala Harris, vice presidente americana, incontrerà il presidente Ucraino Zelensky nella Conferenza sulla sicurezza in programma a Monaco.
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La segretaria al Tesoro americana invece ha lanciato un altro monito alla Russia. Secondo Janet Yellen le sanzioni per Mosca in caso di invasione avrebbero ripercussioni pesantissime su tutto il mondo. Resta quindi alta la tensione in attesa ci nuovi annunci in arrivo da Mosca ma il mistero si infittisce in una fase ancora molto delicata fra annunci, smentite e rapporti che non chiariscono le intenzioni di Putin.