Ospite attesa del talk di Francesca Fagnani, Belve, Pamela Prati è tornata in tv dopo un lungo periodo di assenza. Per ovvie ragioni l’ex showgirl del Bagaglino è sparita dal piccolo schermo: il caso Mark Caltagirone l’ha messa al centro di una vera gogna mediatica. Educata e composta, la bravissima Fagnani ha provato a far rivelare alla Prati alcuni aspetti della vicenda che per mesi l’ha resa protagonista dei salotti tv.
Pamela Prati: “Non voglio neanche dire questo nome”
Pamela Prati ha dichiarato di essere una vittima di tutta la situazione. A suo avviso la vicenda non è stata approfondita sufficientemente, si è solo voluto criticarla e condannarla: “Non sto bene. Mi hanno massacrata. Sono stata un business mediatico. Non sono stata creduta, Ci sono indagini in corso e nel tempo uscirà la verità”. Pamela ha poi confermato di aver fatto causa a Mediaset e a Barbara D’Urso che le ha dato della truffatrice: la showgirl è certa che la verità presto verrà fuori e che lei avrà finalmente il suo riscatto: “Sono in causa con Mediaset e con colei che ha divulgato delle cose bruttissime sulla mia persona. Non voglio neanche dire questo nome.”
Su insistenza di Francesca Fagnani Pamela Prati ha anche rivelato che trova ingiusto come lei è stata trattata dall’opinione pubblica, lo stesso è successo al pallavolista Cazzaniga e ha ricevuto solidarietà e sostegno: “Non sono creduta perché sono una donna mentre lui viene creduto perché uomo?”
Pamela Prati: “Ho chiesto anche aiuto a Maria de Filippi”
Pamela Prati ha affermato che da tempo non lavora, vive dei suoi risparmi e della pensione ma non fare niente le procura alcuni disagi psicologici. La showgirl desidera riprendere la sua vita professionale, per questo ha anche chiesto aiuto a Maria de Filippi:
“Ho la mia pensione e vivo di quello che ho guadagnato in passato. Non faccio fatica materialmente, è più una questione psicologica di cui mi dispiace. Tante persone non mi hanno aiutato.” Ha poi concluso: “Ho scritto anche a Maria De Filippi di darmi una mano, mi ero messa a disposizione anche per le fotocopie al fine di uscire da quel momento buio”.